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ROVIGO - Un nuovo lutto in Polesine a causa del Covid, anche se il paziente, spentosi martedì mentre si trovava ricoverato nella Terapia intensiva del San Luca, era un 77enne originario della Sicilia ed ancora formalmente residente nell’isola, seppur domiciliato in provincia di Venezia. L’anziano aveva un quadro clinico fragile che non ha retto all’impatto con il virus, nonostante si fosse vaccinato. Intanto, si fanno più serrati i controlli sul fronte del rispetto delle norme varate proprio per arginare la diffusione del virus ed i suoi effetti più nefasti.
Dopo il primo lavoratore trovato senza Green pass in una sala Vlt di Arquà dalla polizia, con sanzione da 600 euro a lui e di 400 per il suo titolare, i carabinieri della Compagnia di Adria hanno beccato e sanzionato quattro persone che si trovavano in un’altra sala Vlt, a Rosolina, che stavano giocando all’interno ma senza avere la “certificazione verde” necessaria per entrare all’interno del locale.
I CONTROLLI
Sempre sul fronte dei “furbetti del novaccino”, ci sarebbero anche dei polesani fra quanti, per ottenere il Green pass in modo truffaldino si sarebbero rivolti per una “vaccinazione simulata” al medico 64enne di Marina di Ravenna Mauro Passarini, arrestato la settimana scorsa dalla polizia. Il 64enne, al quale sono state contestate le ipotesi di reato di peculato, falso ideologico e corruzione, pur avendo negato di aver ricevuto soldi, ha ammesso di essersi prestato a simulare la vaccinazione dei no vax che si presentavano da da lui, molti dei quali su suggerimento di un “guaritore” veneto, un pranoterapeuta che avrebbe consigliato il raggiro della legge a molti vax anche della provincia di Rovigo.
I CONTAGI
Dai falsi vaccini ai veri contagi: ieri in Polesine ne sono emersi ben 57, seppur 43 di questi in persone già tracciate ed in quarantena preventiva e seppure le guarigioni di giornata siano state 54. Il numero dei polesani positivi, quindi, cresce di poco, a 429, mentre risale a a 1.142 quello di quanti sono in isolamento domiciliare. Un segnale non troppo rassicurante arriva con il terzo contagio fra operatori delle Rsa. Ieri è emersa la positività di un operatore della Casa Sacra Famiglia di Adria, già pesantemente colpita nel recente passato.
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Il Gazzettino