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BELLUNO - Da giovedì sono ripresi i ricoveri di pazienti covid anche a Belluno. La notizia, però, è un’altra. E cioè che tra le persone finite in ospedale ci sono due giovani di 27 e 28 anni non vaccinati. L’età media dei pazienti si è invertita rispetto a un anno fa. Prima solo anziani, ora anche ragazzi. Sono ricoverati rispettivamente in Malattie infettive e in Pneumologia al San Martino di Belluno. Insieme a loro c’è un anziano fragile di 87 anni. In totale, quindi, si contano 3 pazienti covid.
CURVA IN CRESCITA
Ormai da una settimana, in Italia, si è registrato un incremento dei ricoveri ed era inevitabile che prima o poi sarebbe toccato anche alla provincia di Belluno. Ciò che stupisce è l’età dei pazienti positivi che risultano essere i più giovani mai entrati in ospedale dall’inizio della pandemia. Qualcuno potrebbe obiettare, in fondo, che questi ricoveri siano collegati all’andamento della campagna vaccinale. In altre parole: la fascia dei giovani ha cominciato a ricevere il vaccino anti-covid più tardi rispetto agli altri e risulta la più scoperta. È quindi normale che siano loro, questa volta, il bersaglio più facile per il virus. Fin qua, il ragionamento è condivisibile. Ma rimangono pur sempre due giovani con meno di 30 anni che, nell’immaginario comune, a differenza dei loro nonni, si pensava potessero superare la malattia senza complicanze. Invece non è così. E ciò che se ne ricava è, di nuovo, l’importanza del vaccino contro un virus che non guarda in faccia nessuno. Nella prima ondata, da marzo a maggio 2020, la Terapia Intensiva aveva contato 21 persone di età compresa tra i 75 e gli 80 anni. C’erano stati anche due 60enni che alla fine, purtroppo, avevano perso la vita. La seconda era iniziata invece il 6 ottobre e, secondo alcuni, non si è mai fermata. Cioè che noi chiamiamo terza ondata sarebbe un prolungamento della seconda. Davide Mazzon, primario di Anestesia e Rianimazione al San Martino, aveva spiegato che il reparto di Belluno ha «trattato 91 pazienti con un’età compresa tra i 70 e i 75 anni». Altri ventisei, tuttavia, avevano meno di 65 anni. Ora l’età media dei ricoveri si è abbassata ulteriormente anche se è presto per fare delle stime. In ogni caso, i contagi sono ripartiti.
IL BOLLETTINO
L’Usl 1 Dolomiti spiegava ieri che nelle ultime 24 ore erano stati scoperti 12 nuovi positivi, che portano il totale dei bellunesi con il virus a 142. Ad aumentare è anche l’incidenza settimanale. A Belluno, ieri, era di 40 nuovi casi ogni 100mila abitanti, contro i 36 del giorno precedente, i 18,5 del 19 luglio e i 14 del 12 luglio. Rimangono attivi i due focolai della provincia: quello legato al gruppo di ventenni residenti nel Feltrino e quello dei maestri di sci. Gli altri positivi sono persone rientrate infette dalle ferie.
LA PREVENZIONE
Da qualche giorno c’è un’ordinanza regionale secondo la quale è fortemente consigliata, a chi arriva in Veneto o rientra da soggiorni fuori regione, l’esecuzione del tampone.
Il Gazzettino