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Nel giorno in cui anche l’Istituto superiore di sanità certifica il definitivo ingresso del Friuli Venezia Giulia in zona bianca (oggi l’ufficialità con l’ordinanza del ministero della Salute) e nelle ore in cui il presidente Fedriga ammette che i numeri «sono assolutamente da bianco», arriva una nuova possibile svolta sul fronte delle riaperture. E riguarda il settore delle discoteche, perché i tre presidenti pronti a lasciare il giallo per la fascia con le minori restrizioni (Fedriga, il sardo Solinas e il molisano Toma) starebbero preparando un’ordinanza in grado di sbloccare anche i locali notturni. Ma a una condizione: niente ballo.
I DETTAGLI
L’ordinanza potrebbe arrivare già oggi, ma ci sono ancora due-tre giorni di tempo. Quindi l’approvazione immediata non è certa. È sicura invece la direzione: le regioni in fascia bianca, quindi anche il Fvg, vogliono permettere ai gestori delle discoteche di poter riaprire. Ma ci sono molte limitazioni, una delle quali svetta su tutte. Nelle discoteche riaperte, per ora non si potrà ballare.
IL MONITORAGGIO
Intanto ieri sul tavolo della Regione è arrivato il nuovo monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità. I dati sono in continuo e netto miglioramento. Per la terza settimana consecutiva il Friuli Venezia Giulia presenta numeri da zona bianca. È la conferma ufficiale che mancava, il timbro degli esperti sulla “ritirata” del virus dal territorio regionale. E così si aprono definitivamente le porte della nuova “zona”. L’ufficialità è attesa per oggi, quando la cabina di regia nazionale prenderà la decisione finale. Il nuovo regime scatterà invece dal primo giugno, cioè da martedì. Quanto ai numeri, l’indice Rt del Friuli Venezia Giulia è calato ancora, anche se ora è meno importante per valutare l’impatto dell’epidemia su un territorio. Il valore è a quota 0,62 e resta abbondantemente sotto l’uno. Lo certifica l’Istituto superiore di sanità. Il dato precedente era di 0,66. Sempre secondo l’Iss, il valore dell’incidenza è di 18 contagi su 100mila abitanti, la più bassa da settembre a questa parte. È proprio questo il criterio chiave per l’ingresso in zona bianca. Significa che attualmente il virus circola molto meno sul territorio. I contagi nell’ultima settimana sono calati del 37,4%: si è passati da 420 a 263 casi. In discesa anche il rapporto tra infezioni e tamponi, che passa dal 2,7% all’1,7%. Crolla l’occupazione delle Rianimazioni (dal 9 al 5%) Scendono le Medicine, che passano dal 5 al 4%. Gli ospedali sono ormai praticamente vuoti e non rappresentano più un problema. Migliora il tracciamento dei contatti: ora i Dipartimenti di prevenzione riescono a individuare quasi tutti i casi e quelli senza una catena di trasmissione nota sono scesi a 77. Erano 130 la settimana scorsa. Giù anche i nuovi focolai: erano 76, sono stati solo 40 negli ultimi sette giorni. I cluster attivi sono 210, contro i 349 della settimana scorsa.
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Il Gazzettino