Coronavirus in Fvg, contagi giù: ecco da quando può scattare la zona arancione

Il centro di Pordenone durante il mercato settimanale, in zona rossa
Due righe contenute in una comunicazione ufficiale possono cambiare il destino a breve termine del Friuli Venezia Giulia. Sono firmate Roberto Speranza, ministro della Salute, e...

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Due righe contenute in una comunicazione ufficiale possono cambiare il destino a breve termine del Friuli Venezia Giulia. Sono firmate Roberto Speranza, ministro della Salute, e sanciscono un cambio procedurale dell’iter che porta al cambio dei colori delle regioni: non servono più due settimane con i dati da arancione per abbandonare il rosso, ma ne basta una. Quindi se l’incidenza scende al di sotto dei 250 casi ogni mille abitanti sui sette giorni si può uscire più presto dal lockdown. Nel caso del Friuli Venezia Giulia, la speranza ha una data: mercoledì 14 aprile. Da quel giorno, se proseguirà il calo dei contagi, potrebbe scattare la zona arancione. 


IL QUADRO
La regione resterà in zona rossa anche dopo la stretta nazionale di Pasqua. Da martedì, quindi, non cambierà alcunché. Nel frattempo, però, i dati che transiteranno sulla linea Trieste-Roma (dal Fvg all’Istituto superiore di sanità) inizieranno a formare il monitoraggio decisivo, che sarà analizzato dagli esperti entro venerdì. Lo stesso giorno arriverà il responso: se l’incidenza sarà anche di un’unità inferiore ai 250 contagi su 100mila abitanti, il Fvg potrà tornare in zona arancione dal mercoledì successivo, cioè dal 14 aprile. Senza la modifica introdotta dal ministro Speranza nelle ultime ore, invece, la zona rossa sarebbe stata assicurata almeno sino al 20 aprile, dal momento che sarebbero servite due settimane di miglioramento costante del parametro riferito all’incidenza. 
Sarà sufficiente scendere sotto i 250 contagi? Sì, perché tutti gli altri indicatori, a partire dall’indice Rt (la velocità di trasmissione del virus), sono segnalati in progressivo calo. L’impatto sul sistema sanitario rimarrà alto a causa dell’occupazione elevata delle Terapie intensive, ma il dato non influirà sul cambio di colore. 
IL MECCANISMO
Il conto dei nuovi positivi che sarà al centro del calcolo dell’Istituto superiore di sanità è già partito. Lo ha fatto per l’esattezza venerdì, quando è andato in archivio l’ultimo monitoraggio. Il Friuli Venezia Giulia giovedì ha chiuso l’ultima settimana di riferimento con un’incidenza di 311 casi su 100mila abitanti. Ancora troppo alta, per questo è stato confermato il rosso. A spingere la regione verso il prolungamento del lockdown sono stati i dati delle province di Udine, Gorizia e Trieste, mentre nel Pordenonese l’incidenza non supera i 170 casi su 100mila residenti. Per passare in zona arancione, tra venerdì scorso e giovedì prossimo i casi totali non dovranno superare quota 3.015. La possibilità c’è, ma deve verificarsi un calo più marcato rispetto a quelli registrati nelle ultime settimane. 
LE REGOLE

Lasciando la zona rossa, il Fvg ricomincerebbe lentamente a respirare. Riaprirebbero tutti i negozi, ma gli effetti si sentirebbero anche nel mondo della scuola. Gli studenti tornerebbero in classe fino alle superiori, con queste ultime al 50 per cento della capienza. In zona rossa, invece, sarebbe confermata la dad dalla quinta superiore alla seconda media. Rimarrebbero ancora chiusi bar e ristoranti, ma tornerebbe ad essere permessa la circolazione senza autocertificazione all’interno del proprio comune. 

 

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Il Gazzettino