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Obiettivi e traguardi da raggiungere. Personali, per ognuno dei cittadini del Friuli Venezia Giulia dopo un anno e più di pandemia e divieti, ma anche collettivi, fatti di numeri. Ha parlato di questo, ieri, il presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga. Impegnato nella presentazione delle tappe friulane del Giro d’Italia, nel pomeriggio è tornato a concentrarsi sulla campagna vaccinale in corso. E lo ha fatto usando una leva nuova per convincere chi è ancora indeciso, soprattutto i sessantenni che per ora sembrano più “freddi” di altri rispetto alla corsa alla dose.
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IL FUTURO PROSSIMO
I vaccinati vivranno meglio, i non vaccinati avranno più limiti. È l’estrema sintesi di un messaggio diretto agli indecisi e proiettato realisticamente in un futuro prossimo che vedrà le persone immunizzate poter fare molte più cose rispetto a chi non ha desiderato ricevere la vaccinazione. «Pensate ai viaggi in Europa - ha spiegato Fedriga rivolgendosi ai cittadini del Friuli Venezia Giulia -.
LE LIBERTÀ
Fedriga poi si sofferma anche sulle decisioni che sono in corso di definizione in altri stati, a partire dall’Inghilterra e dalla Germania, che stanno pensando di allentare progressivamente i limiti proprio a favore delle persone vaccinate. Negli Stati Uniti si è arrivati addirittura all’addio al distanziamento e alle mascherine per chi ha già ricevuto la seconda dose dell’antidoto. «Si andrà certamente in questa direzione - ha concluso il presidente del Fvg -, anche per questo è importante vaccinarsi».
LA COLLETTIVITÀ
Sul tavolo, poi, ci sono i numeri. L’adesione alla campagna vaccinale nella platea che comprende i cittadini tra i 60 e i 69 anni per ora non va oltre il 62 per cento degli aventi diritto. Un obiettivo a breve termine potrebbe essere quello di centrare almeno il 70 per cento della platea, una quota ritenuta anche dagli esperti come pari a una minima sicurezza. «Ma io desidererei arrivare anche all’80 per cento», ha aggiunto sempre Fedriga.
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Il Gazzettino