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CODROIPO - "Credo che Villa Manin sia il più bel centro vaccinale d'Italia, ma soprattutto è un luogo iconico del Friuli Venezia Giulia che, attraverso i vaccini, diventa il simbolo della ripartenza dopo un anno e mezzo di sacrifici. L'organizzazione e l'affluenza sono ottime e quindi l'auspicio è che sempre più cittadini decidano di vaccinarsi, perché questo è l'unico vero strumento a nostra disposizione per tornare alla normalità". È questo il messaggio lanciato dal governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, assieme al vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, e all'assessore alla Cultura, Tiziana Gibelli, durante la visita di questa mattina alla Villa Manin di Passariano che è stata trasformata per questo fine settimana in punto vaccinale dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale, unendo così lotta al Covid-19 e cultura.
IL PUNTO
Fedriga ha sottolineato che "lunedì si apriranno le agende anche alla fascia d'età 40-49 e il nostro obiettivo è riempirle interamente, per sfruttare appieno la buona disponibilità di dosi del nostro servizio sanitario.
L'IDEA
L'assessore Gibelli, che si è sottoposta alla vaccinazione proprio questa mattina a Villa Manin, ha sottolineato che "la cultura è un potente vaccino contro tutti i mali dello spirito e quindi con questa iniziativa sottolinea che con le vaccinazioni possono riaprire davvero anche i luoghi della cultura. Molte persone hanno già fatto le visite guidate, prima o dopo, l'inoculazione e questa formula proseguirà per tutto il fine settimana. La collaborazione tra Erpac e Asufc sta dando risultati concreti e stiamo già lavorando per cercare di replicare quest'iniziativa anche in altri punti del Friuli Venezia Giulia".
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