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Nelle scuole, dalle materne alle superiori, i contagi non accennano ancora a calare. E sono sempre di più le quarantene che quotidianamente scattano con alunni rimandati a casa e classi spedite in didattica a distanza. E con le necessarie verifiche sui bambini e sui ragazzi da effettuare con i tamponi. Ma la “selva” di regole e norme che si trovano ad affrontare le famiglie è davvero complicata. Una difficoltà che comincia già a scuola, in particolare per i dirigenti scolastici che si devono trasformare in “verificatori” e contare ogni giorno le positività. L’autentico rompicapo per la famiglie, soprattutto quelle con bambini più piccoli delle materne ed elementari, è legato ai tamponi. Chi li fa? C’è la facoltà di eseguirli anche negli ambulatori del proprio pediatra di libera scelta, ma non tutti lo fanno.
CHI FA I TEST
E anche chi li fa ha a disposizione i tamponi antingienici (forniti dalle Aziende sanitarie dei territori di competenza) che sono solo diagnostici, cioé non valgono al fine della liberatoria per ottenere il green pass. Vista la situazione di “ingolfamento” e le difficoltà dei Dipartimenti di prevenzione sul fronte del tracciamento ormai saltato restano le farmacie.
I PEDIATRI
«Da dopo le vacanze di Natale - spiega il presidente della Federazione dei pediatri del Fvg, Paolo Lubrano - i nostri ambulatori sono letteralmente assediati. Tra le problematiche della vaccinazione e le moltissime richieste di informazioni delle famiglie sui casi di infezioni scolastiche è davvero impegnativo. Non tutti, perciò, riescono a eseguire volontariamente i tamponi. Quando ci viene chiesto li prescriviamo per i tipi di scuola previsti, cioé medie e superiori, in modo che possano essere fatti gratis in farmacia. Quanto ai nostri ambulatori chi li fa ha però in dotazione solo tamponi di tipo diagnostico che non valgono al fine dell’ottenimento del green pass».
IN FARMACIA
«La situazione dei contagi e delle quarantene per gli studenti e le loro famiglie - spiega il presidente dell’Ordine dei farmacisti pordenonese, Francesco Innocente - è molto complicata praticamente dall’inizio dell’anno. Abbiamo centinaia di telefonate e di richieste in questo senso ogni giorno. In più farmacie hanno dovuto mettere un addetto solo a rispondere al telefono alle richieste sui tamponi per gli studenti. Mano a mano che passano i giorni si fa chiarezza. Intanto dobbiamo investire un sacco di tempo a spiegare alle famiglie cosa devono fare, quali sono le convenzioni previste per i tamponi “scontati” e quando sono gratuiti». Le farmacia, oltre a tutto il resto, si inventano anche sportello informativo per studenti e famiglie. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino