Covid, il caso del comune con i giovani costretti a casa: 81 in quarantena, ecco dove è successo

Possibili tamponi di massa
CANEVA - A più di un anno dai primi focolai, che all’alba della pandemia portarono il comune tristemente (ma brevemente) in testa alle classifiche dei contagi e della...

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CANEVA - A più di un anno dai primi focolai, che all’alba della pandemia portarono il comune tristemente (ma brevemente) in testa alle classifiche dei contagi e della mortalità, un nuovo caso interessa la comunità di Caneva. Dopo la chiusura dell’asilo della frazione di Stevenà a causa dei primi quattro casi di contagio tra gli alunni, il dipartimento di prevenzione ha fatto scattare isolamenti e quarantene. E oggi si hanno a disposizione i numeri, che certificano come ora sia proprio Caneva il comune più colpito della provincia di Pordenone. E il contagio si è mosso soprattutto tra i giovani e i giovanissimi. Le conseguenze dal punto di vista della salute sono minime, dal momento che si tratta quasi solo di casi asintomatici o con pochi sintomi di rilievo. Ma la situazione dev’essere tenuta sotto controllo.

6.330 ABITANTI
In un paese che conta 6.330 abitanti, infatti, sono 133 le persone in isolamento e tra loro sono ben 81 i ragazzi e i bambini nati dopo il 2007. I giovani e giovanissimi positivi al Coronavirus sono 12 e l’incidenza generale in paese è la più alta della provincia, se non si calcola quella di Barcis, dove però i contagiati sono solamente due su un monte di abitanti di molto inferiore. Un caso che non fa testo, mentre quello di Caneva è emblematico. Come a Valvasone, i contagi sono stati rilevati a partire dall’ambito scolastico, ma è probabile che il virus si sia mosso favorito da incontri che non si sono tenuti all’interno delle mura degli istituti.

LA STRATEGIA


Il Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale è al lavoro per cercare di venire a capo del nuovo “caso Caneva”. È possibile che a breve le quarantene preventive possano aumentare, nel tentativo di bloccare la catena di trasmissione del contagio che è evidentemente presente in paese. La soluzione “estrema” è anch’essa allo studio: si tratta dell’operazione già compiuta in inverno in alcuni comuni della montagna, come Claut e Tramonti di Sopra. Anche a Caneva potrebbe essere ordinata l’azione basata sui tamponi a tappeto a tutta la popolazione. Sarebbe però molto costosa e impegnerebbe il dipartimento di prevenzione su una base di popolazione che conta più di 6mila abitanti. Niente a che vedere con le mattinate vissute a Claut quando a presentarsi sono state solo poche centinaia di persone. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino