In Fvg l'occupazione regge l'urto del Covid: più assunti che abbandoni. Ma rischiano 5mila persone

Lavoro in fabbrica
Il Fvg continua a dare buone notizie nell’ambito dell’occupazione, anche se permangono criticità e un’allerta generale rispetto alle conseguenze che si...

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Il Fvg continua a dare buone notizie nell’ambito dell’occupazione, anche se permangono criticità e un’allerta generale rispetto alle conseguenze che si genereranno con la fine degli strumenti messi in atto per contrastare le conseguenze generate dal Covid: nel primo trimestre del 2021, comunque, le assunzioni hanno superato le cessazioni per 14.093 unità, oltre 6.300 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. 


IL QUADRO
La fotografia e la lettura dei dati l’ha offerta ieri l’Osservatorio regionale sul mercato del lavoro, specificando che nei primi tre mesi le assunzioni sono state 46.973, a fronte di 32.880 rapporti cessati. A trainare la positività è il lavoro dipendente a termine e i numeri confortanti sono anche dettati dalle politiche di contrasto agli effetti del Covid, soprattutto il congelamento dei licenziamenti. L’Osservatorio ha stimato che i licenziamenti congelati sono circa 5.500. A rischio sono cittadini italiani tra i 30 e i 54 anni, assunti a tempo indeterminato nel terziario (50%), nell’industria (25%), nelle costruzioni (11%), negli alberghi e ristoranti. L’andamento «è una conferma rispetto a quanto era maturato nella seconda parte del 2020», ha premesso l’assessore al Lavoro Alessia Rosolen, rimarcando «di accogliere positivamente la notizia», ma «sempre nella consapevolezza delle criticità che dovremo affrontare nei prossimi mesi». Le previsioni, in sostanza, indicano possibili criticità per l’occupazione, se al termine delle misure straordinarie di supporto non vi sarà una contestuale ripresa importante dell’economia. 


STRATEGIE


Per questo la Regione si sta preparando, con norme e relative coperture finanziare da inserire nell’assestamento di Bilancio a luglio. «È molto importante tenere continuamente monitorata la situazione – ha affermato Rosolen -, cercando gli aspetti positivi su cui costruire e anche le fasce che più hanno bisogno di intervento». Su quest’ultimo punto, la Regione «le ha già individuate e segnalate al ministero del Lavoro. Abbiamo avviato un confronto per predisporre delle norme da inserire nell’assestamento di bilancio di luglio». Hanno contribuito al saldo positivo nel primo trimestre gli interventi attuati per fronteggiare la terza ondata. Nello specifico, le chiusure selettive, l’utilizzo dello smart working, la coesione sociale del territorio che, ha specificato l’esperto, hanno permesso di registrare a marzo 2021 oltre 12.900 assunzioni, ben il 41,2% in più rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Ma quali sono le tipologie contrattuali e in che ambito si è assunto? I contratti sono stati soprattutto a termine, con somministrazione di lavoro (+16,3%) parasubordinato (+1,9%). Hanno richiesto manodopera le costruzioni (+28,9%), l’industria (+9%), l’istruzione (+27,3%), mentre è ancora profondo rosso per alberghi e ristoranti con un -47%. In terreno negativo anche il terziario: -3,2 per cento. Pagano un prezzo salato le donne, con un calo di occupazione tra il 12 e il 10 per cento a seconda dell’età, mentre tra gli uomini c’è un incremento tra il 3,7 e il 12,6 per cento.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino