OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
È già tempo di un’altra “battaglia”, dopo quella - vinta - sui criteri per far cambiare il colore delle regioni e quella - in corso - per permettere che anche in rosso o in arancione le attività economiche possano rimanere operative per le persone vaccinate. La prossima missione del presidente del Friuli Venezia Giulia Fedriga, che in settimana si confronterà con il governo anche in qualità di rappresentante della Conferenza delle Regioni, riguarda un concetto: l’autunno, anziché la stagione delle chiusure, dovrà essere il momento delle aperture più “spinte”. Il tutto grazie all’estensione del Green pass, uno strumento che Fedriga ha sempre “custodito” come arma anche quando parte della Lega lo guardava come una soluzione inattuabile.
IL CALENDARIO
Aprire, aprire, aprire. È una sola la parola d’ordine che guiderà Fedriga in una settimana cruciale per immaginare il futuro non solo del Friuli Venezia Giulia, ma dell’intero Paese. «Il Green pass - ripete il presidente come un mantra - deve servire a quello: a far lavorare, a far vivere di più e più liberamente».
SPORT E CULTURA
Il secondo grande comparto su cui cercherà di spingere il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni è quello degli spettacoli, dello sport e degli eventi in genere. «In riferimento alla capienza massima», spiega. E ancora una volta la chiave di volta per convincere il governo è rappresentata dall’uso esteso e sempre più capillare della certificazione verde. Perché è vero che il Green pass non è una garanzia assoluta contro il contagio, ma lo è altrettanto il fatto che un ambiente con più vaccinati sia nettamente più sicuro rispetto a un’aggregazione tra non immunizzati. E allora si pensa ai teatri, ai cinema, ai concerti, ma anche ai semplici eventi di piazza con sedute all’aperto. Oggi bisogna ancora rispettare la capienza del 50 per cento, mentre si vorrebbe salire almeno all’80 per cento come avviene a bordo dei mezzi del trasporto pubblico. Stesso discorso per gli stadi. Un autunno di riapertura quasi totale, quindi, e non un ritorno al passato e alle chiusure.
LA LETTERA
Fedriga, infine, ha ricevuto la lettera inviata dai gestori dei parchi a tema, che hanno lamentato perdite del 35 per cento nella stagione estiva appena conclusa. «Ci aspettavamo che la fiducia dimostrata nei confronti del governo fosse ripagata con provvedimenti adeguati a sostegno della categoria, come avviene in Francia. Al contrario, stiamo ancora aspettando i 20 milioni di euro del DL Sostegni Bis».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino