Covid, il Friuli pronto per un altro sforzo: caccia agli hub vaccinali per la quarta dose a tutti

Un centro vaccinale
Tornano in campo i vaccini contro il Covid e c’è la necessità di allestire nuovamente gli hub sull’intero territorio regionale. Per la verità non...

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Tornano in campo i vaccini contro il Covid e c’è la necessità di allestire nuovamente gli hub sull’intero territorio regionale. Per la verità non c’è ancora nulla di chiaro sul futuro, fatto salvo il fatto che - allo stato attuale - è prevista la quarta dose solo per gli ultraottantenni e i fragili. In realtà non ha avuto molto successo, anzi, percentualmente sono poche in regione le persone che hanno aderito a questo booster. Complessivamente in Friuli Venezia Giulia siamo intorno al 25 per cento. Un rischio decisamente molto serio per gli anziani, soprattutto ora che il virus ha ripreso a circolare in maniera massiccia facendo salire i contagi e mettendo nuovamente paura alle strutture sanitarie anche se sino ad ora la rete ospedaliera sta tenendo senza essere in affanno. 


L’AUTUNNO


In ogni caso c’è da riaccendere la macchina in vista dell’autunno quando i vaccini torneranno a essere fondamentali per scansare il Covid. Tre le ipotesi che allo stato sono sul tavolo della Regione che in ogni caso ha già iniziato a muoversi per non farsi trovare impreparata nel caso di una massiccia campagna vaccinale a fine settembre o a ottobre. La prima è che arrivino i nuovi flaconi con il siero modificato per “stendere” le varianti Omicron, in particolare la 4 e la 5, causa dei massicci contagi di questo periodo. Nel caso in cui, come tutto fa sperare, l’Ema dia il via libera tutti dovranno rivaccinarsi. In questo caso sarà necessario rispiegare sul territorio regionale l’intera artiglieria degli hub vaccinali ricercando i locali più adatti. Nella gran parte dei casi potranno essere utilizzati quelli messi in servizio sino qualche mese fa e ora, terminata l’emergenza, chiusi. La seconda possibilità è che non arrivino i nuovi vaccini e si riapra per la quarta dose agli ultra sessantenni. Servirebbero meno spazi, ma in ogni caso la mole di persone sarebbe notevole e ancora maggiore se il booster venisse aperto, come si vocifera a livello nazionale, agli ultracinquantenni. Ultima ipotesi quarta dose solo per gli ultrasettantenni. Insomma, le variabili sono diverse e ancora non è chiaro quale sarà quella che la Regione si troverà ad affrontare.


I MEDICI DI BASE


«In ogni caso - spiega l’assessore regionale alla sanità, Riccardo Riccardi - stiamo già lavorando con i medici di medicina generale per avere il loro apporto nella campagna vaccinale dell’autunno. Loro ci daranno una grande mano, indipendentemente da quale sarà l’indicazione». Nei giorni scorsi è già stata fatta una prima ricognizione, sia sulla disponibilità dei medici di base ad aprire alle vaccinazioni gli ambulatori, sia sui siti disponibili per settembre - ottobre».


GLI SPAZI


«Abbiamo già affrontato una vaccinazione di massa - spiega Riccardi - e credo che sia andata bene. Questo significa che siamo rodati e in grado di allestire nuovamente i meccanismi necessari per non farci trovare impreparati. Non a caso - va avanti - abbiamo già iniziato a muoverci proprio in vista di quello che succederà in autunno. Oltre ai medici di medicina generale stiamo sondando gli spazi più adatti, uno o due hub sul territorio di ogni provincia nel caso di una vaccinazione che interessi tutti i residenti in regione». In provincia di Pordenone uno dei padiglioni della fiera o l’ex Savio, il sito messo a disposizione durante la pandemia da Confindustria Alto Adriatico, potrebbero essere riproposti. L’importante è che sia tutto pronto in caso di necessità.

 

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Il Gazzettino