Covid in Fvg. Fedriga: scuole medie e superiori chiuse da lunedì, Udine e Gorizia in arancione da sabato. «Vogliamo l'ultimo sforzo»

Il presidente Fedriga e il vice Riccardi
Il presidente del Fvg, Massimiliano Fedriga, in diretta da Trieste alle 11.30 annuncia le nuove misure restrittive necessarie al contenimento del contagio. La stretta...

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Il presidente del Fvg, Massimiliano Fedriga, in diretta da Trieste alle 11.30 annuncia le nuove misure restrittive necessarie al contenimento del contagio. La stretta più dura è da sabato nelle province di Udine e Gorizia. Le scuole medie e superiori chiudono da lunedì su tutto il territorio. 

 

Fedriga in diretta oggi

 

 

Prende la parola il presidente Fedriga: «Servono nuove misure, abbiamo un'impennata di contagi dovuta anche alla variante inglese. Da noi fortunatamente non ci sono i ceppi brasiliano e sudafricano. Nemmeno a ottobre avevamo avuto un aumento così repentino dei nuovi casi. C'è un'inversione di tendenza rispetto al calo visto da metà gennaio in poi. Negli ultimi giorni il trend è cambiato in modo drastico: c'è un incremento settimanale che sfiora il 60%, a cui corrisponde una salita dei malati in Area medica». 

I NUMERI

«Per questo servono nuove misure, il mese più critico sarà quello di marzo, con un miglioramento ad aprile. Ipotizziamo che il virus con l'avvicinarsi della stagione più calda possa essere meno aggressivo. Il picco dovrebbe verificarsi dopo metà marzo, per migliorare poi nei giorni successivi. Continuo a sottolineare l'inadeguatezza dei parametri, che non sono tempestivi. Arriviamo in ritardo rispetto alla situazione reale. Noi abbiamo una situazione non omogenea: la scorsa settimana l'incidenza era di 236 casi ogni 100mila abitanti, con situazioni meno compromesse (Pordenone e Trieste, con 107 e 144 casi su 100mila) e più impegnative come Gorizia (220) e Udine (353). Dalle proiezioni a Udine siamo già a 393 casi, a Gorizia a 244 casi, a Trieste e Pordenone 147 e 113. C'è un aumento dei casi tra i più giovani, mentre calano le infezioni tra gli over 80, grazie ai vaccini. Vediamo un incremento dei contagi sui tamponi, che passano dal 7,6 al 13,1 per cento. C'è un raddoppio. I focolai sono in tre ambienti principali: famiglia, lavoro e scuola. Cerchiamo misure comprensibili ed economicamente sostenibili. Ci muoviamo in anticipo in modo deciso per tutelare la salute, ma anche per non protrarre la situazione difficile anche nei mesi successivi. La vera svolta l'avremo con la diffusione del vaccino. 

IL MESSAGGIO

Siamo consapevoli di far pagare un altro prezzo salato a esercenti e studenti. Non saremo più disponibili a ragionare così se non ci sarà un deciso cambio di passo nella somministrazione dei vaccini. Questo dev'essere l'ultimo sforzo. Non possiamo pensare che ci siano sempre restrizioni. Chi ha il compito di portare avanti una campagna vaccinale poderosa si prenda le proprie responsabilità. Le Regioni hanno messo a disposizione il personale. Se perdiamo l'occasione dell'estate, a settembre ci ritroviamo nella stessa situazione. Sarebbe insostenibile e ingiustificabile. 

LA SCUOLA

Abbiamo deciso di fermare da lunedì le scuole medie e superiori, nonché le università, in tutta la regione per 15 giorni. Restano aperti asili, nidi ed elementari. Parla anche l'assessore all'Istruzione Rosolen: «I dati spiegano le nostre scelte. Le regioni nelle quali le scuole sono ripartite per prime ora sono arancioni o rosse. Esiste una correlazione. Continuano ad aumentare le quarantene tra gli allievi delle scuole. Per quanto riguarda il tema dei minori di 14 anni, molto sentito, oltre che l'incentivazione dello smatr working, la scelta del governo nazionale di annunciare la possibilità di accedere ai congedi parentali è giusta. Per questo abbiamo esteso la chiusura alle scuole medie. Nell'ordinanza sono fatte salve le attività laboratoriali all'università e alle superiori. Ci sarà la deroga anche per quanto riguarda i ragazzi con disabilità, con Dsa, con bisogni educativi speciali. Immaginiamo anche una deroga per chi non è in possesso dei dispositivi per la connessione. 

LE CHIUSURE

Da sabato le province di Udine e Gorizia saranno arancioni per 15 giorni. Chiusi bar e ristoranti, spostamenti vietati al di fuori del proprio comune. 

VACCINI

Abbiamo avuto un contatto con AstraZeneca che ci ha fornito i dati della Scozia, dove si parla di milioni di vaccinati. La copertura dopo la prima dose è in media del 76% per arrivare all'82% con la seconda dose alla dodicesima settimana. Le dosi sono state date anche agli anziani con la medesima efficacia. L'ospedalizzazione è calata del 95 per cento. Mi auguro che il governo cambi la strategia: si punti a vaccinare più persone possibile. Dovremo sfruttare la bella stagione. Servirà una grande disponibilità di persone disposte a somministrare i vaccini: sarà fondamentale ampliare le professionalità che possono somministrare il vaccino. La strategia inglese è vincente, mentre tutto il mondo prima la derideva. 

Riccardi: «Abbiamo la necessità di chiarire quali sono i servizi essenziali da vaccinare e l'area della vulnerabilità»

IL PUNTO

Prende la parola il vicepresidente Riccardi: «Il quadro è condizionato dalla variante inglese, con 32 casi, 18 dei quali a Udine e 8 a Gorizia. A Trieste preoccupa la mobilità transfrontaliera. L'aspetto principale è quello della mobilità, uno di questi ambiti è rappresentato dalla scuola. Sarà necessaria più rigidità sull'attività di isolamento e sequenziamento. C'è un crollo di contagi nelle case di riposo e tra il personale sanitario. Il 6,7 per cento della popolazione ha ricevuto anche la seconda dose. Siamo arrivati a 143mila prenotazioni per la prima dose. Abbiamo prenotazioni per quasi 68mila over 80, 21.200 per le scuole. La prima dose l'hanno ricevuta 80mila persone, 36mila entrambe le dosi».

RISTORI

Fedriga: Approveremo venerdì in giunta i ristori regionali, ma per le attività chiuse arriveranno anche i ristori nazionali. L'accordo c'è già. Noi avremo un occhio di riguardo, con un ristoro più alto per chi chiuderà. 

 

 

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Il Gazzettino