Tamponi, farmacie al collasso: impossibile prolungare gli orari

Tamponi, farmacie al collasso: impossibile prolungare gli orari
PORDENONE - A quindici giorni dall’introduzione dell’obbligo del Green pass nei luoghi di lavoro le farmacie sono in forte affanno. Il super-lavoro per effettuare...

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PORDENONE - A quindici giorni dall’introduzione dell’obbligo del Green pass nei luoghi di lavoro le farmacie sono in forte affanno. Il super-lavoro per effettuare migliaia e migliaia di tamponi con le agende ormai piene zeppe fino a fine anno sta portando il sistema quasi al collasso. Mentre, proprio nei giorni scorsi, è arrivata la circolare della gestione commissariale nazionale (che la Regione ha girato alle farmacie del Fvg) che consente alle farmacie di ampliare l’orario di apertura per meglio rispondere alla grande esigenza di effettuare i test per quei lavoratori che non intendono vaccinarsi. Una possibilità che viene data ma che rischia di non trovare applicazione e quindi di rimanere sulla carta. Sembrano essere poche, infatti, le farmacie in grado di ampliare la loro attività fino alle ore serali o notturne e nei giorni festivi.


SUPER-LAVORO
Da quando è iniziata la pandemia le farmacie sono impegnate su più fronti. A cominciare dalla prenotazione durante tutta la campagna vaccinale. L’esecuzione dei tamponi era iniziata ben prima del via all’obbligo del Green pass per una serie di attività. Ora si aggiunge l’impegno - che è consistito anche nella formazione adeguata - per le eventuali vaccinazioni antinfluenzali. Insomma, le farmacie stanno svolgendo una serie di compiti che stanno portando il personale in una situazione di difficoltà. «Già in previsione del 15 ottobre, data in cui il green pass è richiesto per lavorare, avevamo cercato di ampliare l’orario dedicato ai tamponi all’interno della fascia oraria di apertura. C’è chi - spiega il presidente di Federfarma di Pordenone, Francesco Innocente - è passato dalle quattro alle sei o addirittura alle otto ore. Ma ci sono anche tutte le altre cose che devono andare avanti. In media in ogni farmacia del nostro territorio ci sono quattro persone. Bene, nelle ore in cui si fanno tamponi è necessario dedicare tre operatori. Non c’è solo il tampone da eseguire materialmente, c’è tutta una parte amministrativo-burocratica con dei dati da caricare nel sistema sia prima di effettuarlo che dopo. Si tenga poi conto - aggiunge il rappresentante dell’associazione dei farmacisti - che vanno registrate le prenotazione e dati gli appuntamenti. Il telefono ormai nelle farmacie squilla di continuo, dall’ora di apertura a quella di chiusura. Oggettivamente, più di così ci sembra difficile. Prolungare gli orari alla sera o nei festivi significherebbe straordinari per il personale che già di fatto vengono effettuati. Se poi, come sembra - aggiunge Innocente - si andrà verso una proroga del green pass a marzo o alla primavera del prossimo anno, davvero diventa molto, molto difficile pensare che ce la si possa fare». Federfarma in queste settimane ha cercato di sensibilizzare più farmacie possibile per ampliare la rete di quelle in cui il servizio (che, va ricordato, è ovviamente su base volontaria) viene offerto. Un’attività che ha avuto dei risultati visto che nella Destra Tagliamento le farmacie convenzionate con la piattaforma nazionale dei tamponi sono oltre cinquanta sulle 99 presenti sul territorio. Ma non tutte lo possono fare: le farmacie più piccole con un paio di addetti soltanto non sono in grado di rispondere all’onere che è previsto per fare i test.


ORARI LUNGHI


Stando così le cose, dunque, saranno molto poche le farmacie che avranno la possibilità di allungare (in questo senso nelle settimane scorse vi era stato anche un appello del prefetto di Pordenone) l’orario per consentire di fare più tamponi rispetto a quelli che vengono effettuati in questo momento. Inoltre, i farmacisti guardano con preoccupazione a una possibile proroga dell’obbligatorietà del certificato verde anche nei primi mesi del 2022. «Sarà davvero difficile dare risposte oltre il mese di dicembre», conclude Federfarma.

 

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Il Gazzettino