Rovigo, il Covid torna a fare vittime: salgono a 11 i morti in agosto

ingresso dell'ospedale di Trecenta
ROVIGO - Di Covid si continua a morire, con il Polesine che arriva a 804 decessi attribuiti al virus. L’ultima vittima, riportata nel bollettino di Azienda Zero, fa salire...

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ROVIGO - Di Covid si continua a morire, con il Polesine che arriva a 804 decessi attribuiti al virus. L’ultima vittima, riportata nel bollettino di Azienda Zero, fa salire il bilancio del mese di agosto a undici vite che si sono spente con il Covid come causa o concausa. Un numero tristemente vicino a quello del mese scorso, che si è chiuso con 17 vittime ascrivibili al Covid, quasi sei volte le vittime di giugno, mentre a maggio erano state 16.


Il bilancio del 2022, il terzo anno dell’era Covid, è di 221 polesani che si sono spenti da gennaio a oggi. Numeri consistenti, come consistenti continuano a rimanere i numeri dei pazienti. Una settimana fa i ricoverati con positività erano risaliti a 51, uno dei quali in Terapia intensiva al San Luca e uno, invece, nell’ospedale di comunità Covid sempre a Trecenta, l’area a minor livello assistenziale con funzioni prevalentemente riabilitative. Ieri, invece, il numero complessivo era di 47 pazienti, tuttavia con nessun posto letto occupato in area intensiva e tre degenti nell’ospedale di comunità Covid di Trecenta. Degli altri pazienti, 16 sono all’ospedale di Rovigo, fra Malattie infettive e reparti vari, 15 sono nell’Area medica e semintensiva all’ospedale di Trecenta, dieci nell’Area medica Covid ad Adria. Per quanto riguarda le strutture private, due sono i pazienti in carico alla casa di cura di Porto Viro, mentre uno è alla casa di cura Città di Rovigo.
Per capire come la persistenza di casi gravi sia particolarmente significativa, un anno esatto fa, quando si era registrata una sorta di tregua estiva, che a fine agosto era comunque già terminata, si contavano 19 ricoverati, seppur ben quattro fossero in Terapia intensiva al San Luca.

Nuovi casi

Dal punto d vista dei contagi, dopo la flessione del lunedì, ieri si sono registrate in Polesine 222 nuove positività, con il numero di polesani con contagio accertato in corso che si è portato a quota 2.673. E torna a risalire anche il valore dei nuovi contagi settimanali in rapporto alla popolazione che si attesta a 497 nuovi casi ogni 100mila abitanti accertati negli ultimi sette giorni. Si tratta del secondo valore più alto del Veneto dopo Belluno a 524, leggermente superiore alla media regionale, 451, ma quasi il doppio della media italiana, 256. Solo in Abruzzo e Calabria si registrano valori superiori.

La campagna vaccinale

Per quanto riguarda la campagna vaccinale, anche in questi giorni di esodo le somministrazioni non si sono interrotte, pur procedendo con piccoli numeri. Tuttavia, l’Ulss Polesana continua a essere quella con il maggior tasso di vaccinazione del Veneto, visto che i polesani che hanno già ricevuto la quarta dose o il “second booster” sono pari a quasi l’8%, il 7,9%, rispetto ad una media regionale del 5,1%. Del resto, anche con la terza dose la provincia di Rovigo è stata l’unica a superare il tetto di copertura del 70%, con il 71% rispetto a una media veneta del 66,4%. Da questa settimana, fra l’altro, parte la “vaccinazione itinerante”, iniziativa che mira a raggiungere il numero più alto possibile di vaccinabili, con un’equipe dell’Ulss Polesana che si recherà, sulla base di richieste e prenotazioni e secondo un calendario prestabilito, nei locali che al momento sono stati messi a disposizione dai Comuni di Lendinara, Villadose, Canaro, Ficarolo, Melara, Polesella, Guarda Veneta, Fiesso Umbertiano, Villanova del Ghebbo, Occhiobello e San Martino di Venezze.

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Il Gazzettino