Ulss Euganea, la lotta al Covid costa 35 milioni di euro. L'appello alla Regione per un intervento straordinario

I costi del Covid pesano sul bilancio dell'Ulss padovana per 35 milioni di euro
PADOVA - Il Covid mette in crisi i conti della sanità padovana. Dopo il bilancio in perdita dell'Azienda ospedaliera, che mostra un deficit da 56 milioni di euro, ora...

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PADOVA - Il Covid mette in crisi i conti della sanità padovana. Dopo il bilancio in perdita dell'Azienda ospedaliera, che mostra un deficit da 56 milioni di euro, ora arriva anche il rosso dell'Ulss 6 Euganea. Ieri l'ente di via Scrovegni ha pubblicato il bilancio di gestione consolidato del 2021, dal quale emerge un passivo da oltre 35 milioni di euro. «Il bilancio d'esercizio ha tenuto nonostante il forte impegno di contrasto alla pandemia. Contestualizzando - dichiara il direttore amministrativo Michela Barbiero - la perdita è totalmente riconducibile ai maggiori costi derivanti dal Covid-19. L'obiettivo del pareggio, al netto del risultato d'esercizio relativo al Covid posto dalla Regione del Veneto, può quindi ritenersi raggiunto. Risultato, questo, che si è realizzato in contemporaneità con l'aumento delle attività svolte nel corso del 2021».

LA RICHIESTA

Così, l'azienda socio-sanitaria padovana lancia l'appello a Palazzo Balbi per sanare il buco. In una seconda delibera, infatti, si legge: «Si chiede alla Regione Veneto un intervento straordinario di totale copertura della perdita d'esercizio 2021». Il risultato negativo arriva dalla differenza tra il totale del valore della produzione, circa 53 milioni di euro e i costi della produzione, oltre 87 milioni di euro.

LE VOCI

Sul fronte dei costi, il dato più significativo riguarda l'acquisto di servizi sanitari che nel 2021 ha richiesto 60 milioni di euro. Una categoria che comprende il ricorso a incarichi e collaborazioni da privato, la medicina di base, i rimborsi alle Rsa, l'assistenza specialistica e i trasporti sanitari. In questo sottogruppo, 3 milioni di euro spettano ai medici di medicina generale per l'esecuzione di tamponi e vaccinazioni, altri 7 milioni ai medici Usca impegnati nella gestione domiciliare dei pazienti Covid e appena 200 mila euro ai pediatri di libera scelta per la campagna di prevenzione a favore dei più piccoli.

LE SPESE

L'impatto economico dell'emergenza è evidente anche nel settore dei servizi a rilevanza sanitaria, che da solo ha assorbito oltre 12 milioni di euro. La cifra è dovuta per l'88% ai costi relativi all'esecuzione tamponi ai residenti nel padovano, attività eseguita principalmente dall'Azienda ospedaliera di Padova (e quindi pagata dall'Ulss). Altro capitolo riguarda gli acquisti dei servizi non sanitari per 8 milioni e 7 mila euro. Rientrano in questo campo il costo per le pulizie (3 milioni di euro, il 35%). Ma anche la gestione esternalizzata di un magazzino per Dpi, attività di aggiornamento software, supporto ai centri vaccinali, controllo varchi e atti di sospensione di personale no vax (altri 4 milioni di euro, il 48%). Pesa poi il costo del personale per Covid, che in Ulss 6 è stato calcolato essere 11 milioni.

I RICOVERI

Anche nel 2021 l'emergenza Covid ha influito pesantemente sull'attività ordinaria ospedaliera. Le strutture a gestione diretta dell'Euganea, nell'anno 2021, hanno erogato 38.654 ricoveri totali, che, confrontati con il precedente anno fanno registrare -2% di dimessi. Mentre il 5,2% dei dimessi totali è rappresentato da pazienti con diagnosi di Covid. Nel 2021 nei vari ospedali dell'Euganea sono stati curati 2.232 ricoverati positivi, per un totale di oltre 41 mila giornate di degenza. La pandemia ha poi influito sulla mobilità attiva dei pazienti provenienti fuori Regione e ricoverati nel padovano. Complessivamente, secondo quanto riportato nel bilancio di gestione, si parla di oltre un milione di euro di mancati ricavi. Un fatto che si è riscontrato in particolare nell'ospedale di Cittadella.

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Il Gazzettino