L'ex pugile Maurizio Stecca ricoverato a Treviso: "Il Covid è l'avversario più duro"

L'ex pugile Maurizio Stecca è ricoverato per Covid all'ospedale di Treviso
TREVISO “Ho cominciato il match più difficile della mia vita contro il mio avversario chiamato Covid”. L’ex pugile Maurizio Stecca, 58 anni, originario...

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TREVISO “Ho cominciato il match più difficile della mia vita contro il mio avversario chiamato Covid”. L’ex pugile Maurizio Stecca, 58 anni, originario della provincia di Rimini ma residente a Casale sul Sile, ha scelto queste parole per comunicare ai propri amici e ai propri tifosi di essere stato ricoverato in ospedale a Treviso. Il campione olimpico del 1984, a più riprese anche campione del mondo dei pesi piuma, sta combattendo contro l’infezione con il supporto dell’ossigeno. Si era vaccinato contro il Covid. Aveva già ricevuto le prime due dosi ed era in attesa della terza. Ma purtroppo il virus è arrivato prima.

LO SFOGO

“Ero pronto per la terza dose – conferma Stecca attraverso un post su Facebook – non so quante riprese ci saranno da fare. Sicuramente tante”. La determinazione, però, è quella vista sempre anche sul ring. “Io, abituato a tantissime battaglie, sempre vinte – sottolinea – sicuramente non indietreggerò mai davanti a questo maledetto avversario”. Il messaggio caricato sui social ha scatenato un’ondata di affetto. In poche ore sono arrivati quasi mille commenti. E altri continuano ad aggiungersi. Il tenore è praticamente sempre lo stesso: “Un campione non si arrende di fronte a nulla – si legge – riprenditi presto, maestro”.

IL QUADRO

Il quadro dell’epidemia da coronavirus nel trevigiano è sempre più preoccupante. E’ la provincia che nell’ultima settimana ha registrato il maggior incremento di contagi in Italia, assieme a quella di Trieste. Oggi il 70% dei comuni è in fascia rosso scuro. Cioè hanno superato il tasso dei 500 casi per 100mila abitanti. L’Usl ha già chiesto ai sindaci del distretto di Asolo, quello che fa riferimento agli ospedali di Montebelluna e Castelfranco, di rendere le mascherine obbligatorie anche all’esterno e di sospendere le feste e le attività pubbliche legate al Natale. Oggi la stessa richiesta verrà inoltrata anche ai sindaci del distretto di Pieve di Soligo, che fa riferimento agli ospedali di Conegliano e al Covid Hospital di Vittorio Veneto. Al momento ci sono 260 pazienti positivi ricoverati nei reparti Covid del trevigiano. Compresi 21 in Terapia intensiva. La differenza rispetto a un anno fa sta proprio qui: i contagi viaggiano allo stesso ritmo ma il tasso di ricoveri settimanali è pari a meno della metà. Questo grazie alle vaccinazioni. Ma ancora non basta.

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Il Gazzettino