Ospedali in crisi tra Covid e influenza: «Ricoveri oltre quota 900»

Gli ospedali della Marca sono in crisi per l'elevato numero di ricoveri anche non legati al Covid
TREVISO - Gli ospedali scoppiano. Non solo per il Covid. In questo periodo le aree mediche sono in difficoltà a causa dell’elevato numero di ricoveri per...

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TREVISO - Gli ospedali scoppiano. Non solo per il Covid. In questo periodo le aree mediche sono in difficoltà a causa dell’elevato numero di ricoveri per patologie diverse dal coronavirus, a partire dalle sindromi simil-influenzali. Ad oggi sono 293 i pazienti positivi ricoverati nei reparti Covid. Compresi 24 in Terapia intensiva. Allo stesso tempo, però, nelle Medicine ci sono circa 600 pazienti con altre patologie. «I pazienti con infezione da coronavirus rappresentano un terzo dei ricoverati -conferma Francesco Benazzi, dg dell’Usl- mentre i ricoveri per altre patologie sono decisamente aumentati rispetto al 2019, quando non c’era l’epidemia». È l’effetto del ritorno delle malattie infettive “tradizionali”, che il primo anno di restrizioni legate all’emergenza sanitaria aveva fatto quasi scomparire.


LE CONTROMISURE

Per questo l’Usl ha aperto un ospedale di comunità non Covid a Pederobba. A questo ora si aggiunge il padiglione Est del centro per anziani Casa Fenzi di Conegliano. È però necessario aumentare anche il numero di letti dedicati alle infezioni da coronavirus. L’Usl ha già allestito una decina di posti aggiuntivi di Terapia intensiva. Verranno usati in caso di necessità. Parallelamente, si punta a raddoppiare l’area Covid dell’ospedale San Camillo di Treviso. La settimana scorsa erano stati aperti i primi 34 posti. Ora l’azienda sanitaria chiederà alla struttura privata convenzionata di aumentarli. «In modo da andare verso i 60 letti», prevede il direttore generale dell’Usl. Le proiezioni dicono che i ricoveri legati al Covid potrebbero iniziare a diminuire a Natale. «Abbiamo di fatto la metà dei ricoveri dell’anno scorso, ma l’andamento della curva è sovrapponibile», spiega Benazzi. Bisogna stringere i denti almeno per altri 10 giorni.


I NUMERI

Il tutto mentre i contagi continuano a moltiplicarsi. Il tasso medio provinciale è salito a 546 casi per 100mila abitanti. Il distretto di Asolo viaggia verso i 700 (676). E quello di Pieve di Soligo è a 628. L’Usl aveva pensato di chiedere a tutti i sindaci di rendere obbligatoria la mascherina anche all’aperto. «Ma da lunedì torneremo in zona gialla -ricorda il direttore generale- di conseguenza sarà automatico». Intanto si lavora per far fronte alla grande richiesta di tamponi. Il 17 dicembre verrà riaperto il Covid Point di Dosson di Casier, in via Mattioli. Sarà operativo dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20 e di domenica dalle 8 alle 12. L’obiettivo è fare 1.000 tamponi al giorno. Di seguito, è stato potenziato l’organico a Conegliano. E i Covid Point di Oderzo, Castelfranco e Altivole hanno prolungato l’orario di apertura. L’ex Foro Boario di Oderzo da oggi funzionerà dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 16.30. Il Covid Point dell’ex Melodi di Castelfranco è andato definitivamente a regime: funziona dal lunedì al sabato dalle 8 alle 17 e di domenica dalle 8 alle 12. Così come l’ex Velo di Altivole, sempre dal lunedì al sabato dalle 8 alle 17 e domenica dalle 8 alle 12. A questi si aggiunge il centro tamponi per bambini e ragazzi fino a 14 anni nell’ospedale di Castelfranco (si accede solo su prenotazione contattando il Cup allo 0423.728898). Nei Covid Point dell’Usl risultano invece completamente esaurite le disponibilità per tamponi a pagamento, quelli per ottenere il Green pass temporaneo.


CONTROLLI SUI GREEN PASS

A proposito di certificazione verde, continuano i controlli su autobus, corriere e treni. Più i pubblici esercizi, dove per sedersi serve il Green pass rafforzato. Nella riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica andata in scena ieri in Prefettura è stato fatto il punto della situazione. La scorsa settimana le forze dell’ordine hanno controllato 19.975 persone. Sono scattate in tutto 154 multe: 76 per la mancanza del Pass e 78 per la mancanza della mascherina. Le stesse forze dell’ordine, infine, hanno controllato anche 1.878 attività, sanzionando 26 titolari. E tre locali sono stati chiusi in via provvisoria. 

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Il Gazzettino