Il San Giorgio calcio Sedico si ferma: i positivi sono 21

I calciatori del San Giorgio Sedico durante un allenamento
Una rosa in isolamento. Se non è un focolaio, poco ci manca: il San Giorgio Sedico ha 19 giocatori positivi su 23, a cui si aggiungono due dirigenti. Insomma il Covid-19 ha...

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Una rosa in isolamento. Se non è un focolaio, poco ci manca: il San Giorgio Sedico ha 19 giocatori positivi su 23, a cui si aggiungono due dirigenti. Insomma il Covid-19 ha letteralmente impestato lo spogliatoio di mister Tiozzo, uno dei pochi negativi, e costretto la squadra a una resa che si preannuncia lunga. Una benedizione dunque che il derby con l’Union Feltre di mercoledì sia saltato per un paio di positivi tra i cugini verdegranata.


LA SCOPERTA
«Lunedì i ragazzi stavano bene - racconta il dottor Massimo Meneguolo, medico della società che con la figlia Francesca, che riveste il ruolo di Dap (delegato per l’attuazione del protocolo), ha scoperto il focolaio - sono passato al campo e nessuno lamentava niente; per fortuna però non sono entrato nello spogliatoio durante la riunione tecnica perché una delle ipotesi è che il contagio sia avvenuto lì».
Sabato avevano giocato con l’Este.
«Al telefono però, quando li ho avvertiti, mi hanno detto che da loro è tutto ok; vai a capire chi si è infettato per primo e dove... Lunedì però, ripeto, stavano bene. È martedì che sono arrivati i primi messaggi di un paio di giocatori che lamentavano febbre e malessere. D’accordo con mia figlia abbiamo avvertito la società, consigliando di rinviare l’allenamento. Quindi ai due ragazzi che non stavano bene abbiamo consigliato il tampone: positivi».
A quel punto qual è stata la procedura?
«Da quel momento è scattato il tampone urgente per tutta la squadra e a oggi il risultato è di 19 giocatori positivi su 23, a cui si aggiungono due dirigenti; è un virus altamente contagioso, fortunatamente io e mia figlia siamo negativi. Non so se si possa parlare di focolaio, bisognerebbe chiedere agli uffici preposti, ma 19 sono tanti. Ora sono tutti in isolamento e procederemo con il protocollo del caso».
IL DIRETTORE SPORTIVO
Uno dei due dirigenti positivi, e in isolamento da metà settimana, è Moreno Della Vecchia, il direttore sportivo del San Giorgio Sedico. «Sì, sono positivo anch’io e quindi in isolamento - racconta - ho fatto il tampone mercoledì dopo i primi due casi di positività in rosa e l’esito è stato lo stesso anche per me. Sintomi? Il corrispettivo di un raffreddore, niente di più».
Diciannove su ventitré sono davvero tanti.
«E dobbiamo fare ancora il secondo tampone, che potrebbe solo aggravare la situazione. A volte chi risulta negativo al tampone rapido poi si scopre positivo a quello molecolare».
Lo stop sarà lungo.
«Prima del 20 novembre di sicuro non potremo tornare ad allenarci. Ma a parte la nostra situazione, a malincuore mi tocca ammettere che a questo punto sarebbe meglio fermare tutto per un paio di mesi, la situazione è fuori controllo».
Il campionato è stato appena fermato, ma ora si dovrebbero giocare i recuperi. E poi?
«Se a inizio anno si riuscisse a tornare in campo ci sarebbe ancora il tempo per finire l’intero campionato, senza ricorrere all’ipotesi di giocare solo il girone di andata più i playoff e i playout».
E nel frattempo?
«Bisogna riorganizzarsi, magari adottando anche tra i dilettanti il protocollo dei professionisti, a partire dalle convenzioni per la spesa dei tamponi, che a oggi è tra i 35 euro di un tampone rapido e gli 85 di uno molecolare».
GRATIS E BASTA

«È il minimo che la Federazione dovrebbe garantire - aggiunge il dirigente Caio Fant - garantire i tamponi gratuiti. Se ci fanno giocare devono garantirci le condizioni per poterlo fare. Fino a prova contraria, per farlo, paghiamo un’iscrizione».
 

 

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Il Gazzettino