Piano Ulss con appello alle famiglie: «Tampone gratis per le badanti»

D'estate le badanti tornano spesso in patria. Al rientro l'Ulss 3 Veneziana offre controlli gratuiti
MESTRE - Il Covid-19 continua a circolare, crescono i focolai in Veneto, seppure ben contenuti, molti casi di contagio sono riconducibili a stranieri di ritorno e, ovviamente, a...

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MESTRE - Il Covid-19 continua a circolare, crescono i focolai in Veneto, seppure ben contenuti, molti casi di contagio sono riconducibili a stranieri di ritorno e, ovviamente, a ogni nuova positività corrisponde un incremento delle quarantene. L’Ulss 3 Serenissima ora accende una lente d’ingrandimento sulle “badanti”, le assistenti familiari che fungono da accudienti degli anziani o da governanti familiari. Molto spesso arrivano dall’Est, in particolare dall’Ucraina o dalla Moldavia. «Ci stiamo preparando per l’autunno, che è ipotizzato come periodo di ritorno importante del virus, con un piano di sanità pubblica – spiega il direttore generale Giuseppe Dal Ben – Siamo già pronti con le strutture. Ora siamo in una fase di convivenza con l’infezione. Teniamo monitorate le strutture sanitarie e sociosanitarie, con particolare riguardo alle case di riposo che al momento registrano zero contagi, sia tra gli ospiti che tra gli operatori. Vogliamo poi fare la nostra parte anche con le comunità straniere presenti nel nostro territorio, per la gestione ottimale dell’epidemia». Soprattutto in agosto molte badanti approfittano delle vacanze degli anziani che ancora possono muoversi assieme ai familiari, per tornare in patria, viaggiando a bordo di pullmini che macinano migliaia di chilometri per riportarle nei loro luoghi di provenienza.

FOCUS BALCANI Ecco, perché, mentre scatta l’“emergenza Balcani” – degli ultimi giorni la decisione che chi ritorna da Bulgaria e Romania dovrà osservare i canonici 14 giorni di isolamento domiciliare preventivo – l’azienda sanitaria veneziana invita prima di tutto le famiglie che usufruiscono di una badante, oltre che le stesse dirette interessate, a farle fare il tampone, gratuitamente La campagna è prossima ad essere pubblicizzata in collaborazione con il Comune (info allo 0412608718 o all’800938811, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12). Bisogna anche dire che nell’ipotesi di ritorno in servizio dopo un periodo di soggiorno in un Paese di origine extra Ue, il datore di lavoro è obbligato a segnalare il rientro della propria aiutante (scrivendo a infocovi-19@aulss3.veneto.it) e a sottoporla al test. Il tampone, peraltro, può essere effettuato senza appuntamento, al Dipartimento di Prevenzione in piazzale Giustiniani alla Cipressina di Mestre con questi orari: tutti i giorni, nei feriali dalle ore 11 alle 12, il lunedì anche al pomeriggio dalle 14 alle 15: «Accettiamo qualsiasi tipo di collaboratrice per anziani, soprattutto in questa fase di rientri notevoli dall’Est Europa. Se negativo, non è necessario adottare alcuna azione», sottolinea il direttore generale Giuseppe Dal Ben. In città sono tantissime le badanti impegnate nelle abitazioni delle persone più avanti con gli anni che hanno bisogno di un aiuto per la loro quotidianità: per mangiare, lavarsi, fare le spese e le commesse di tutti i giorni o, più semplicemente, per non lasciarli soli e fare loro un po’ di compagnia. Presenze preziose, tanto più in quelle situazioni di non autosufficienza in cui di fatto sopperiscono ai servizi pubblici, magari perché in una casa di riposo bisogna attendere per avere un posto o, nel caso di strutture private, è necessario sborsare ogni mese migliaia di euro, che non tutti possono permettersi. L’Ulss 3 ricorda che il controllo delle badanti è utile non solo perché permette di sorvegliare il loro stato di salute, ma insieme di tutelare la persona che assiste da vicinissimo, spesso per l’appunto fragile, e dunque maggiormente esposta a gravi complicazioni in caso di contagio. Ovviamente il controllo gratuito vale anche se l’accudiente familiare è italiana e senza distinzione di genere. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino