Tre giorni senza morti e nessun nuovo contagio

Tre giorni senza morti e nessun nuovo contagio
PADOVA - Per il terzo giorno consecutivo la provincia di Padova registra quattro nuovi casi e zero decessi legati al Covid-19. Rimane ancora stabile e sotto controllo la curva...

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PADOVA - Per il terzo giorno consecutivo la provincia di Padova registra quattro nuovi casi e zero decessi legati al Covid-19. Rimane ancora stabile e sotto controllo la curva del contagio riportata nell’ultimo bollettino emesso da Azienda Zero. Al tempo stesso si riduce sempre di più il carico assistenziale nei reparti e nelle terapie intensive. I padovani positivi al Coronavirus degenti negli ospedali sono 66, 4 in meno rispetto a venerdì. I pazienti più gravi che necessitano di ventilazione assistita sono solo sei: cinque si trovano in rianimazione a Schiavonia, uno in Azienda ospedaliera. Dall’inizio dell’emergenza la situazione si è capovolta. Il numero di dimessi dai nosocomi patavini ha ormai raggiunto quota 611.

Una tendenza confermata anche nel confronto tra il numero dei positivi e dei negativizzati: 513 i primi, meno 48 tra ieri e venerdì, e 3.127 i guariti, 52 in più. Significa che i negativizzati virologici sono almeno sei volte di più dei positivi. Le vittime dell’epidemia sono ferme a 254, complessivamente sono stati contagiati 3.894 padovani. Sono in isolamento domiciliare fiduciario 474 persone, ieri sono uscite dalla quarantena in 54. 

Intanto arriva una boccata d’ossigeno per il personale sanitario impegnato in prima linea. La Regione ha potenziato la sanità padovana con 235 nuove assunzioni per far fronte alle esigenze straordinarie ed urgenti derivanti dall’emergenza. Si tratta di 74 medici, 93 infermieri, 50 operatori socio sanitari, 10 assistenti sanitari e 8 tecnici di laboratorio. Tra questi ci sono nove professionisti in pensione ri-arruolati dagli enti sanitari in difficoltà. L’Ulss Euganea ha avuto bisogno di sei medici in quiescenza, lo Iov di due, mentre l’Azienda ospedaliera ha richiamato al lavoro un infermiere. Lo prevede il decreto legge del 2 marzo «verificata l’impossibilità di utilizzare personale già in servizio e di assumere personale, anche facendo ricorso agli idonei in graduatorie in vigore, possono conferire incarichi di lavoro autonomo anche a personale medico e a personale infermieristico, collocato in quiescenza, con durata non superiore ai sei mesi, e comunque entro il termine dello stato di emergenza». Finora l’iniezione di personale “pro Covid” conta 138 nuove assunzioni in via Giustiniani, 76 all’Ulss 6 e 21 allo Iov. Ma non è finita qui, è atteso un nuovo bando da Azienda Zero. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino