Covid a scuola, la situazione in regione: ci si contagia tra amici e a casa, solo il 10 per cento prende il virus in classe

I test rapidi a scuola
TRIESTE - Dal 1° settembre al 12 ottobre 2020 i casi totali...

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TRIESTE - Dal 1° settembre al 12 ottobre 2020 i casi totali positivi al Covid in Friuli Venezia Giulia sono stati 1.803 e di questi 276 sono stati quelli nella fascia d'età 0-18 anni (15,3%). Per questa fascia d'età l'esposizione è avvenuta per il 51,1% in famiglia e frequentando amici e solo nel 10,7% dei casi a scuola (per il 7,1% a seguito di viaggi e per 31,1% per cause altre o non note). Gli istituti coinvolti da casi Covid in Friuli Venezia Giulia sono ad oggi 74 (28 nel territorio pordenonese, 24 in quello udinese, 11 a Trieste e altrettanti in area goriziana) per il 43% alla secondaria di II grado, per il 31% alla primaria, per il 12% alla secondaria di I grado, per il 10% alla scuola dell'infanzia e per il 4% al nido. Per classi d'età, da 0-5 anni sono stati individuati 48 casi positivi su 5.247 (0,9%); da 6-10 anni 63 casi su 4.211 ragazzi testati (1,5%); da 11-18 anni sono stati 165 i positivi su 5.259 testati (3,1%). I dati raccolti ed elaborati dalla task force Covid-19 sono stati resi noti dal vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, e dall'assessore all'Istruzione, Alessia Rosolen, nel corso del tavolo di lavoro con funzioni di supporto alle decisioni delle istituzioni scolastiche per l'anno 2020/21. "I dati fanno capire che in Friuli Venezia Giulia - hanno commentato Riccardi e Rosolen - il lavoro per far ripartire le scuole sta dando risultati positivi: è il frutto di una collaborazione sulla quale la Regione e le Aziende sanitarie continueranno a lavorare con l'Ufficio scolastico a beneficio di famiglie, studenti, insegnanti, personale scolastico per superare gli inevitabili problemi e disagio in questo periodo di emergenza". Nel confronto con la dirigente generale dell'Ufficio scolastico regionale per il Friuli Venezia Giulia, Daniela Beltrame, a cui hanno preso parte i rappresentanti sindacali, è stato rinnovato l'impegno a ottimizzare ulteriormente le procedure di sorveglianza sanitaria a scuola, "tenendo presente - hanno precisato Riccardi e Rosolen - che la Regione si affianca a decisioni che provengono dallo Stato, dando il proprio contributo e ferme restando le competenze di ognuno". Riccardi e Rosolen hanno posto come priorità quella di accorciare la catena di relazione per prevenire i contagi e, a tal proposito, è stato reso noto che nell'arco di una settimana sarà in arrivo una dotazione di 40mila test rapidi. "Come per l'iniziale dotazione di 5mila test, che abbiamo dal principio disposto venissero messi a disposizione solo per le scuole, anche l'ulteriore dotazione si concentrerà in modo esclusivo a favore del settore scolastico. Il secondo dato importante - hanno aggiunto Riccardi e Rosolen - sarà il nuovo protocollo in cui la Regione preciserà modalità e competenze all'interno del percorso in caso di eventuale caso positivo: pensiamo ci possano essere percorsi meno complicati rispetto alla procedura prevista finora dallo Stato. Domani il governatore Fedriga valuterà e probabilmente firmerà il documento, che è stato condiviso con tutti gli attori del percorso, compresi i pediatri di libera scelta".

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Il Gazzettino