Riesplodono i contagi, città e provincia tornano in rosso

Covid point: contagi in risalita
PADOVA La provincia di Padova torna a sfiorare la soglia dei 15mila postivi al tampone, tanti sono i padovani attualmente contagiati e costretti a casa in isolamento. La quinta...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PADOVA La provincia di Padova torna a sfiorare la soglia dei 15mila postivi al tampone, tanti sono i padovani attualmente contagiati e costretti a casa in isolamento. La quinta ondata continua a farsi strada, registrando nel padovano la stessa quota di positivi che si riscontrava oltre un mese fa, esattamente il 15 febbraio. Il quadro è delineato dall'ultimo report di Azienda Zero, che mostra inoltre un'impennata di nuovi casi nel giro di 24 ore. Tra mercoledì e giovedì si segnalano 1.740 nuovi contagi e altre due vittime del virus.


La variante Omicron torna a colorare di rosso anche la mappa dell'incidenza dei distretti. L'ultimo monitoraggio sull'evoluzione dell'epidemia di Covid nel padovano vede il ritorno dei numeri da zona rossa in tutti i Comuni, eccetto uno. L'unico tinto di bianco, quindi sotto la soglia limite di 250 casi ogni 100mila abitanti, è Piacenza d'Adige che conta tre casi Covid su 1.241 residenti. La settimana analizzata è quella tra il 14 e il 20 marzo. Al contrario, la maglia nera va ad Arre che ha 43 casi Covid su 2.123 residenti, con un'incidenza di ben 2.025 casi ogni 100mila abitanti. Allargando lo sguardo all'intera provincia di Padova, nel giro di sette giorni (dal 14 al 20 marzo), si ha a che fare con 8.324 casi Covid su una popolazione composta da 929.520 persone. Complessivamente, quindi, il tasso d'incidenza del virus arriva a 895,52 ogni 100mila abitanti.

IL RAFFRONTO

Facendo un confronto con i due report precedenti si nota una crescita: dal 28 febbraio al 6 marzo i casi Covid erano 4.696, dal 21 al 27 febbraio erano 4.929. Significa che, attualmente, il numero di infezioni a Padova e provincia è quasi raddoppiato. Nel monitoraggio precedente, quindi dal 28 febbraio al 6 marzo, erano entrati in zona bianca sette Comuni: Piacenza d'Adige, Masi, Grantorto, Correzzola, Cittadella, Candiana e Carceri. Al momento, invece, la pandemia ha ricominciato a correre tornando a far salire l'allerta in quasi tutta la provincia. Considerando i quattro Distretti padovani (Padova Bacchiglione Piovese, Padova Terme Colli, Alta Padovana, Padova Sud), oggi si nota una maggior concentrazione di positivi nella zona Bacchiglione Piovese con un'incidenza di 917 casi ogni 100mila abitanti. Dopo Arre, il secondo Comune con l'incidenza più alta è Barbona e, a seguire, entrano in classifica Vescovana e Sant'Elena.

LA CURVA

Nonostante la curva del contagio continui a salire, la pressione ospedaliera al momento rimane stabile. Secondo l'ultimo bollettino di Azienda Zero, tra mercoledì e giovedì, nei reparti ordinari e nelle terapie intensive, il bilancio tra dimessi e nuovi ricoveri dà un calo di 6 pazienti. Complessivamente negli ospedali sono assistiti 98 pazienti Covid, nella precedente rilevazione erano 104. A questi si aggiungono poi altri 26 degenti, a loro volta gestiti dalle strutture di comunità a bassa intensità assistenziale e in via di stabilizzazione (+3 nelle 24 ore). Sul fronte sequenziamenti, la sorveglianza condotta dall'Istituto zooprofilattico delle Venezie di Legnaro ha segnalato la presenza di Omicron 2 in provincia di Padova nel 36,7% dei campioni analizzati. L'ultimo studio risale al 7 marzo e ha compreso 209 campioni inviati da 12 diversi laboratori distribuiti nella regione. Il 100% dei campioni analizzati appartiene alla variante Omicron, ma la sottovariante 2 (scientificamente chiamata BA.2) è sempre più diffusa. «Sulla base di un recente studio condotto in Danimarca, BA.2 sembra essere associato ad un aumento della trasmissibilità nei soggetti non vaccinati rispetto a BA.1 chiarisce l'Izsve - mentre tale aumento non è stato osservato per i soggetti vaccinati. Ulteriori studi saranno necessari per comprendere meglio le sue caratteristiche e determinare l'efficacia dei vaccini verso BA.2».
 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino