Contagi di nuovo in risalita: crescono i ricoveri, l'Usl si prepara con altri posti letto

TREVISO - Il Covid torna a fare paura. E i contagiati tornano a riempire i reparti degli ospedali. A oggi sono 76 le persone ricoverate per i forti sintomi provocati dal virus....

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TREVISO - Il Covid torna a fare paura. E i contagiati tornano a riempire i reparti degli ospedali. A oggi sono 76 le persone ricoverate per i forti sintomi provocati dal virus. Due, entrambi ultranovantenni, sono stati trasferiti nelle terapie intensive di neurologa e di cardiologia del Ca' Foncello. Il tasso dei positivi è invece di 856 su 100mila residenti. L'Usl 2 tiene sotto controllo la situazione, che sta diventando seria. Ma non siamo ancora al livello di allarme.

L'ANALISI
«Possiamo iniziare a parlare di allarme quando il numero dei ricoverati supererà la soglia dei 100 - sottolinea il direttore generale Francesco Benazzi - ma stiamo lavorando per prevenire e contenere. Intanto abbiamo predisposto, in tre ospedali, i reparti con tutti gli spazi necessari. A Treviso abbiamo riservato 35 posti letto ai malati di Covid, a Montebelluna 20 e a Vittorio Veneto 60. In questo modo abbiamo coperto cento posti. Nella speranza, ovviamente, di non doverli utilizzare». Benazzi sottolinea che sono 12 i pazienti a presentare sintomi definiti seri: «E sono esclusivamente ultra novantenni - spiega - tutti gli altri hanno invece sintomatologie molto più blande. Si tratta comunque, nella maggioranza dei casi, di pazienti con altre patologie». Nella Marca, insomma, i morsi del virus tornano a farsi sentire. A colpire è soprattutto la variante Omicron 5: «È presente nel 74% delle persone trovate positive per Covid - continua Benazzi - siamo una delle province con il tasso più alto per quanto riguarda questo tipo di variante. Ma siamo anche la provincia che continua a fare più tamponi di tutti: 1230 ogni 100mila abitanti. Non abbiamo mai smesso di tenere monitorata la situazione».

L'APPELLO


I dati dicono molto chiaramente che questa nuova ondata di Covid, al momento non certo paragonabile a quelle viste in passato, sta colpendo soprattutto le persone anziane, in particolar modo gli ultranovantenni: «L'appello che faccio - dice Benazzi con una certa enfasi - è di usare la mascherina Ffp2 quando si vanno a trovare le persone anziane. Non serve molto, già mettere quella mascherina sarebbe sufficiente per limitare di molto i possibili contagi. Il mio è un vero appello: se avete a cuore la salute dei vostri anziani, dei vostri cari, non andate da loro senza la protezione. Praticamente tutti i casi che vediamo adesso sono pazienti anziani che hanno preso il virus da una visita, dal contatto con gente, immagino familiari, inconsapevole di avere il virus. Utilizzando la mascherina si risolverebbero tanti problemi». L'obiettivo è uno solo: evitare che i ricoveri aumentino. E sull'uso della mascherina ha insistito molto anche il sindaco Mario Conte, che ha rinnovato l'appello a tenerne una sempre in tasca da utilizzare negli ambienti chiusi, alla presenza di altra gente, sopratutto estranei. Piccoli accorgimenti per evitare di sprofondare nuovamente dentro un incubo che nessuno vuole più rivivere.

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Il Gazzettino