Nuova ondata Covid dalla Cina, Zaia: «Siamo più preparati, prevenire è fondamentale quindi giusto l'obbligo di tamponi»

Nuova ondata Covid dalla Cina, Zaia: «Siamo più preparati, ma prevenire è fondamentale»
VENEZIA  - «Di fronte al problema dell'esplosione di una nuova ondata di Covid in Cina e degli arrivi di cittadini cinesi negli aeroporti italiani ed europei non va...

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VENEZIA  - «Di fronte al problema dell'esplosione di una nuova ondata di Covid in Cina e degli arrivi di cittadini cinesi negli aeroporti italiani ed europei non va abbassata la guardia. Bene ha fatto il ministro Schillaci a disporre i tamponi obbligatori per chi arriva dalla Cina. Non dimentichiamoci come cominciò più di due anni fa». Lo dice il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in relazione alle preoccupazioni insorte dopo l'esplosione di una nuova ondata di Covid in Cina, e ai viaggi dei cittadini cinesi verso l'Italia e il resto del mondo. «Come Paese eravamo davanti a una scelta - prosegue Zaia - o si organizzava un monitoraggio a campione sui voli dalla Cina o si attuava un'azione molto capillare e tempestiva, perché in questi casi il tempo è prezioso, come fu dimostrato due anni e mezzo fa. Ora è necessario proseguire con decisione sulla via della prevenzione, avendo come punto di riferimento la scienza in generale e il Comitato Tecnico Scientifico in particolare, per non commettere gli errori del passato».

«Il Veneto - informa Zaia concludendo - non è al momento interessato da arrivi diretti dalla Cina nei suoi aeroporti, ma stiamo seguendo con la massima attenzione l'evolversi della situazione».

Il comune di Venezia

«Bene l'annunciato intervento del Governo su Malpensa e Fiumicino di fronte alla situazione dei contagi Covid in Cina, ma si ponga la massima e urgente attenzione anche ai passeggeri che giungono in Italia dal Paese asiatico facendo prima scalo in altri aeroporti» ammonisce l'assessore al Turismo e alla Sanità del Comune di Venezia, Simone Venturini. «La nostra regione è fortunatamente un grande attrattore per il turismo internazionale e orientale - sottolinea - La riapertura della Cina ai voli e al turismo in uscita, stante l'ampia diffusione del virus in quello Stato, può rappresentare tuttavia un fattore di rischio. Chiediamo di conseguenza che l'Esecutivo individui con urgenza, di concerto con i gestori aeroportuali e le sanità regionali, modalità e protocolli per monitorare e sottoporre a screening tutti i passeggeri provenienti dalla Cina, anche quelli che arriveranno nei nostri aeroporti dopo aver fatto scalo in altri Paesi. Non possiamo permetterci - conclude l'assessore - che gli sforzi profusi in questi due anni per contrastare il virus vengano vanificati».

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Il Gazzettino