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TREVISO - Chiude dopo 43 anni il banco di frutta e verdura del mercato di piazzale Burchiellati, gestito da Giorgio Pamio. Oggi sarà l'ultimo giorno di lavoro per uno dei banchi storici che, negli anni, ha visto generazioni di clienti. «Da me sono passate le mamme, poi le figlie e, in qualche caso, ho visto pure i nipotini» dice Giorgio, il titolare che ha sempre lavorato fianco a fianco con la moglie e uno dei due figli. «Mi dispiace chiudere. Mi manca già il contatto con la gente. Sapevo di essere apprezzato per i prodotti a chilometro zero che proponevo, dal radicchio agli asparagi. Ho sempre puntato sulla qualità e la gente mi ha capito e seguito. Alla fine avevo costruito rapporti di amicizia personale».
Troppi costi
«Ma andare avanti non si può più» sottolinea Pamio. Le ragioni sono diverse. Non ultimo l'età che avanza, a ottobre prossimo compirà 70 anni, e i costi che aumentano tanto da risicare il guadagno degli anni pre-Covid. «Le spese sono schizzate alle stelle, le bollette sono aumentate, ma anche l'ingresso al mercato, il plateatico, il gasolio.
Già sabato i clienti hanno salutato Giorgio, regalandogli chi una bottiglia di vino, chi qualche cioccolatino. E una bambina è arrivata con una letterina da aprire a Natale. «Aveva scritto la ricetta dei biscotti perchè sa che Stefano li adora» si commuove il capo famiglia. Che, conclude: «Io e mia moglie stiamo bene, la salute non ci manca e la voglia di spendere gli ultimi anni in riposo era già tanta. Poi è arrivata la botta dei rincari e ci siamo detti che era ora di chiudere bottega». Il posto sarà preso dal banco di frutta secca che si trova proprio a fianco.
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