MARGHERA (VENEZIA) - La nave più grande mai costruita battente bandiera italiana, Diadema, sarà consegnata a Costa Crociere domani dallo stabilimento di Fincantieri a Marghera...
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Una neonata da 132.500 tonnellate di stazza, lunga 306 metri, larga 37, alta 69 dalla linea di galleggiamento, 8 di pescaggio, 1.862 cabine per un massimo di 4.947 passeggeri, 15 ponti, 1.253 unità d'equipaggio, 6 motori Wartsila da 75.600 chilowatt di propulsione, per una velocità massima di 22.5 nodi. Soprannominata la 'Regina del Mediterraneo' Diadema è la 15/ma unità della flotta Costa Crociere di cui sarà la nuova ammiraglia.
Ha una terrazza lunga 500 metri con un mosaico vitreo da 134 mq, 7.671 opere d'arte a bordo, un'area giochi con raggi laser e un teatro su 3 piani da 1.482 posti in 1.800 mq.
Per costruirla, due anni di lavoro e 550 milioni di euro di investimento, con 1.000 addetti diretti del cantiere coinvolti e altri 2.500 nell'indotto, divisi in circa 400 imprese protagoniste dell'allestimento degli interni. Domani, a Marghera (Venezia), presentazione ufficiale, poi Diadema farà scalo in 5 porti italiani per una serie di eventi: a Trieste (31 ottobre), Napoli (6 novembre), Genova (7 novembre) dove avrà luogo la cerimonia di battesimo, Savona (8 novembre) e La Spezia (14 novembre).
BATTUTA INFELICE - «Le navi le facciamo sicure a prova Schettino». Lo ha detto Giuseppe Bono, Ceo di Fincantieri, oggi a Porto Marghera (Venezia) alla consegna della Costa Diadema, nuova ammiraglia della flotta del gruppo Costa. Per Bono è inutile guardare al passato ma bisogna guardare al futuro «e l'esempio - ha detto - è questa nave che è il meglio del meglio e l'orgoglio della nostra industria». «Certo, ci sono sempre i limiti dell'uomo - ha rilevato - le automobili vengono costruite per essere sicure, ma poi c'è sempre qualcuno che le fa sbattere». Michael Thamm, Ceo di Costa, ha aggiunto che «questa nave è la più moderna per la cantieristica mondiale ed ha in tutte le sue componenti il meglio del meglio, compresa, quindi, la sicurezza». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino