LIGNANO SABBIADORO (Udine) - È una delle aree di Lignano che sono rimaste immutate nel corso dei decenni, quella che sorge vicino alla zona...
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Un borgo di inizio 1900
Sono strutture prefabbricate, colorate, che si trovano a ridosso dall'arenile. Qui cui vivono stabilmente, tutto l’anno, tre famiglie. L’area risale almeno al 1930, forse anche a qualche decennio prima. Il piccolo villaggio, solo in parte mascherato da siepi e da reti, è di quelli di una volta. Non è mai cambiato; qui ci vivevano i pescatori, alcuni dei quali arrivavano da Marano Lagunare, quando ancora Lignano era solo una distesa di alberi e non l’attrezzatissima e superorganizzata località balneare che è oggi. Le vicende di questo borgo sono legate alla proprietà, che è stata sempre del Demanio, rendendo complessa la gestione del sito sotto il profilo normativo, per la costruzione di nuovi edifici o per ogni altro genere di sistemazione da parte del Comune.
Il bunker
Nel bel mezzo del villaggio c'è anche una fortificazione del 1915-1918: è un bunker e dentro a quest'opera di difesa, ancora in buone condizioni, ha vissuto per un lungo periodo una famiglia. La casetta che sorge a poca distanza, con gli infissi rosa e gli intonaci giallo ocra, è disabitata da tempo: lì, spiegano i vicini, ci ha abitato una donna, che se n'è andata all'età di 93 anni. Da allora la casetta è rimasta chiusa, così come l'annesso piccolo ambiente dei servizi igienici, costruito fuori e segnalato da un cuore (nella foto).
Il futuro del villaggio
Alcune casette che sono ancora abitate, a ridosso della caserma della Guardia di finanza, dalla quale sono separate solo da una strada che porta alla spiaggia e alla passeggiata per il Faro Rosso, hanno anche delle piccole rimesse. Chi ci vive ha decorato i balconi con piante e fiori, perché a Lignano il meteo è sempre mite; c'è pure una vecchia fontana a pompa. «Qui vive bene - dice una coppia di anziani coniugi che appena ricevuto una visita dai parenti -; anche se non c'è nessuno il mare è sempre bello, anche in inverno». È la parte di Lignano più vecchia e rimasta tale: dà l'idea di come era, all'inizio del secolo scorso, la località balneare oggi più amata dai friulani e dai tedeschi. Per la sua sistemazione c'è un progetto, di cui si è parlato tra la fine del 2015 e l'inizio del 2016: un piano che non snaturi la peculiarità di questo suggestivo borgo, ma che lo valorizzi, a trasformarlo in una sorta di giardino, nel rispetto di chi ci vive. Anche per il bunker si è pesato alla creazione di una sorta di museo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino