Niente quarantena per i turisti stranieri: «Bene, ma a Cortina di prenotazioni ancora poche»

Niente quarantena per i turisti stranieri: «Bene, ma a Cortina di prenotazioni ancora poche»
CORTINA - «Accogliamo favorevolmente questi segnali di apertura del turismo estero, da parte del governo nazionale, ma è presto per vederne gli effetti»....

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CORTINA - «Accogliamo favorevolmente questi segnali di apertura del turismo estero, da parte del governo nazionale, ma è presto per vederne gli effetti». Roberta Alverà, presidente della associazione albergatori Cortina, commenta compiaciuta l'annuncio di Mario Draghi, presidente del Consiglio dei ministri, che intende assicurare una maggiore libertà di movimento a vaccinati e guariti dal Covid-19, oppure persone negative al tampone.


SITUAZIONE INVARIATA
«In realtà non abbiamo ancora registrato cambiamenti, nell'andamento del turismo nelle nostre zone, dopo alcuni giorni dall'annuncio del premier Draghi, che propone di evitare la quarantena, per chi viaggia. E' un buon segnale, un'ottima iniziativa, da parte del governo, ma temiamo che possa cambiare poco, per il turismo straniero, la prossima estate». La presidente Alverà spiega nel dettaglio le sue perplessità: «Il turista estero solitamente prenota la vacanza con largo anticipo, diversi mesi prima della partenza, talvolta addirittura da un anno all'altro. E' difficile che si affidi al last minute, soprattutto se proviene da destinazioni lontane. Al momento non è cambiato nulla, per noi; se penso a mercati particolari, come il Sud Est asiatico, in forte espansione da noi, con provenienze da Corea o Tailandia, la ripresa è ancora di là da venire. Speriamo per il prossimo anno. Ed è un peccato, perché è un buon turista, che vuole vivere diverse esperienze, quando si muove».


VIAGGI IN EUROPA
Le prospettive non sono diverse per il viaggiatore europeo: «Probabilmente avremo riscontri diversi dal turismo di prossimità, da Austria, Germania, Svizzera, ma lo sapremo con certezza soltanto quando si potrà muoversi davvero. L'annuncio di Draghi è troppo recente, di pochi giorni fa, per avere già riscontri. Temo che l'effetto possa essere ancora più lento per noi, in montagna; potrà essere diversa la reazione sul turismo balneare, che forse potrà avere un seguito immediato. Siamo comunque favorevoli a questi primi segnali che vengono da Roma». Dalla realtà particolare di Cortina a quella della provincia, nelle parole di Walter De Cassan, presidente di Federalberghi Belluno: «La notizia è troppo fresca per poter dire come reagirà il turismo straniero: l'apertura preannunciata dal governo forse potrà funzionare, ma è prematuro parlarne. All'estero attendono certezze, che ancora non siamo in grado di dare. Ci vorrà più tempo, soprattutto per il turismo che proviene da più lontano, l'effetto sarà più dilatato, bisogna attendere che il provvedimento sia definito: lo straniero pianifica la sua vacanza».


LA SVOLTA DEL PASSAPORTO


Il presidente De Cassan auspica decisioni concrete e rapide: «Il green pass europeo potrà sbloccare i movimenti fra nazioni, ma dovrà partire prima possibile, al massimo per la metà di giugno. Se lo vareranno a metà luglio non servirà più a nulla, per questa estate che sta per arrivare. Si naviga a vista, alla giornata: così è difficile fare programmi. La gente ha voglia di ricominciare a viaggiare, ma vuole farlo con basi sicure. Noi abbiamo la possibilità di accogliere il turismo di prossimità, quello continentale, che però è ancora del tutto fermo, in attesa di certezza del provvedimento preannunciato dal presidente Draghi». L'Italia resta zona a rischio, per molte nazioni, per cui si prospetta un periodo di quarantena al rientro. Fra gli operatori c'è pertanto il timore che i provvedimenti del governo favoriscano più l'uscita dei vacanzieri italiani dai loro confini, piuttosto che l'arrivo di ospiti stranieri. Finché i cittadini europei non avranno la certezza che le vacanze in un'altra nazione non comporteranno necessità di isolamento in patria, difficilmente intraprenderanno un viaggio all'estero. Da qui la necessità di varare, quanto prima, il Green pass europeo, frutto di un accordo fra nazioni, che ancora non c'è. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino