A Cortina la sfida per il futuro si gioca sulla tassa di soggiorno

Il centro di Cortina d'Ampezzo
BELLUNO - Lo stato blocca l'istituzione dell'imposta di soggiorno per il 2016 e il comune di Cortina d'Ampezzo perde oltre un milione di euro, che intendeva destinare...

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BELLUNO - Lo stato blocca l'istituzione dell'imposta di soggiorno per il 2016 e il comune di Cortina d'Ampezzo perde oltre un milione di euro, che intendeva destinare alla promozione turistica, per l'80 per cento, e alla candidatura ai Mondiali 2021 di sci alpino, per il 20 per cento. Così Michele Gualandi, proprietario dell'hotel Cristallo, una delle strutture storiche, più prestigiose della conca, propone un’autotassazione di tutti gli operatori: «Il futuro della località è oggi in mano alla scelta di responsabilità che ognuno di noi è chiamato a fare» - esorta l'imprenditore bolognese.

«La mancanza di risorse è un danno per la comunità. Sono stati avviati progetti importanti di comunicazione e promozione, attività strutturate, i progetti pianificati dalla società comunale Cortina Marketing, ed è indispensabile garantire tutto il sostegno necessario all'importante appuntamento con i Mondiali di sci alpino 2021. Altrimenti ci sarà uno stop inaspettato, che ferma un percorso che ora non possiamo bloccare».
Il comune ha deliberato la tassa lo scorso novembre, istituita dal 1 gennaio 2016; è stata riscossa sino al 31 marzo, ma l'introito è ora congelato, non viene utilizzato, come hanno suggerito i responsabili della ragioneria e il segretario comunale. A dicembre l'associazione albergatori di Cortina chiese al comune di non avviare la riscossione, ritenendola illegittima. I consiglieri comunali di opposizione ribadirono la richiesta il 24 febbraio, inascoltati.
«Le tasse non piacciono a nessuno - prosegue Gualandi - ma se finalizzate a un obiettivo specifico e importante, che condividiamo, il futuro di Cortina, possono diventare un impegno più sostenibile. L'autotassazione può essere una soluzione tampone, l'extrema ratio da adottare in emergenza, nell'attesa che da Roma facciano chiarezza sulla legittimità dell'imposta di soggiorno o che il comune possa, nel frattempo, individuare altre potenziali risorse e misure da destinare alla promozione». Il proprietario del Cristallo propone inoltre di aprire un confronto tra gli operatori e le istituzioni per analizzare possibili scenari e pianificare interventi risolutivi: «È tempo di rimboccarsi le maniche e lavorare insieme alla ricerca di una soluzione. Per il turismo ci sono treni da non perdere: di fronte a queste sfide Cortina non può stare a guardare. Bisogna agire e farlo tutti insieme, ognuno per la sua parte».
Secca la replica di Gianluca Lorenzi, presidente degli albergatori: «Non vedo perché dovremmo sobbarcarci un altro tributo. Già ne paghiamo tante, di tasse. Questa amministrazione comunale ha un avanzo di amministrazione di cinque milioni di euro: ne impieghi uno per questi scopi, se ci crede».
E poi precisa: «L'imposta di soggiorno la paga il turista, mentre questa autotassazione peserebbe sulle nostre aziende, sui cittadini di Cortina. Non vedo perché dovremmo farlo, tanto più in una stagione che di certo non è delle migliori».

Intanto la senatrice bellunese Raffaela Bellot ha depositato una interrogazione urgente al governo, per sbloccare l'imposta e garantire l'introito ai comuni che l'avevano già applicato. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino