Cortina, hotel Ampezzo sequestrato, il sindaco Ghedina: «Spero ripartano presto i lavori»

L'hotel Ampezzo di Cortina
CORTINA D’AMPEZZO - Il cancello è chiuso, il cantiere è fermo, non ci sono più le grandi perforatrici che, per mesi, hanno infisso nel terreno i...

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CORTINA D’AMPEZZO - Il cancello è chiuso, il cantiere è fermo, non ci sono più le grandi perforatrici che, per mesi, hanno infisso nel terreno i pali per consolidare le fondazioni dell’hotel Ampezzo, nel centro di Cortina. «C’è un procedimento in corso, al quale bisogna attenersi – commenta il sindaco Gianpietro Ghedina – ma personalmente mi auguro che si possa arrivare presto alla riattivazione del cantiere. La proprietà ha interloquito con i nostri uffici comunali e stanno valutando come poter proseguire con i lavori: è una questione di interpretazione della procedura adottata, in riferimento a una variante oppure a una deroga. Confido davvero che, nel rispetto della legge, possa riprendere prima possibile la costruzione di quell’albergo, una struttura importante per Cortina, anche perché si colloca in un luogo particolare, nel centro del paese». 


Il cantiere è stato fermato di nuovo il 29 aprile scorso; è tornato sotto sequestro, dopo la sentenza della Cassazione che rispediva tutto al Tribunale del riesame di Belluno. E’ stata pertanto accolta la richiesta della pubblica accusa di rimettere i sigilli, cancellando così il primo ricorso, che dava ragione alla proprietà, togliendo la misura cautelare e consentendo quindi la ripresa dei cantieri affidati alla ditta Cev di Paese. I mesi scorsi aveva lavorato intensamente al progetto di ristrutturazione dello storico albergo, un’impresa da 16 milioni di euro, avviata dalla società Lajadira srl di cui è legale rappresentante l’investitore russo Andrey Alexandrovich Toporov. Il primo sequestro preventivo del cantiere fu disposto nel luglio 2020, per presunti vizi procedurali e ipotesi di abuso d’ufficio, ventilando difformità nell’autorizzazione a costruire.

Il progetto del nuovo albergo, dell’architetto Lucio Boni, prevede di creare una struttura prestigiosa, a cinque stelle, con camere molto ampie, una sala ristorante sino a 150 coperti e un centro benessere di 900 metri quadri. E’ il secondo albergo di Cortina acquisito dall’imprenditore russo, dopo l’hotel Lajadira, che si trova all’ingresso del paese, lungo la statale di Alemagna, per chi arriva dal Cadore. L’ipotesi iniziale, di vederlo in attività per i Mondiali 2021 di sci alpino, è tramontata da tempo, per i successivi rinvii dell’inizio dei lavori. Ora l’auspicio è che possa accogliere i suoi ospiti in occasione dei prossimi, grandi eventi, che culmineranno con i Giochi olimpici e paralimpici invernali 2026. 
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Il Gazzettino