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CORTINA - Per i Giochi olimpici e paralimpici invernali 2026 il villaggio olimpico della sede di gare di Cortina, che dovrà ospitare le squadre di atleti, non sarà certamente a Fiames. È probabile che sorga a Campo. All’ipotesi iniziale, inserita nel dossier della candidatura, di realizzare gli alloggi sulla pista del vecchio aeroporto, si stanno ora sostituendo altre prospettive. I giorni scorsi ci sono stati sopralluoghi del sindaco ampezzano Gianluca Lorenzi, con l’assessore all’Urbanistica Stefano Ghezze, tecnici della Amministrazione e della società Simico, che realizza le opere olimpiche. In particolare è stata osservata la vasta spianata di Campo, a ridosso di tre dei quattro campeggi di Cortina; l’altro camping si trova proprio a Fiames. Tutti e quattro sono sulle rive del torrente Boite.
LE IPOTESI
«Stiamo valutando altre aree rispetto a Fiames che possano accogliere il villaggio olimpico – conferma il sindaco Lorenzi – A breve vorremmo anche noi, come Amministrazione, assieme alla società Simico e alla Regione, definire l’area, per poi agire di conseguenza». Fra le ipotesi, si è guardata anche la piana di Socol, a sud dell’area artigianale di Pian da Lago, che però non convince i tecnici. È preferibile la zona di Campo.
IL SINDACO
«Inizialmente è stato fatto un ragionamento con i titolari dei tre campeggi di Campo – conferma il sindaco –, che sono stati contattati dal commissario di governo Luigivalerio Sant’Andrea, per vedere se fosse possibili coinvolgerli per una riqualificazione totale dell’area. Pare però che non siano interessati, per cui il villaggio dovrebbe sorgere nell’area antistante, sul prato. Quello che è certo è che saranno strutture del tutto provvisorie, da montare per i Giochi e rimuovere subito dopo». Svanisce quindi l’ipotesi, ventilata da alcune categorie economiche d’Ampezzo, in particolare dagli albergatori, di creare una struttura stabile, almeno in parte, sull’aeroporto di Fiames, da conservare anche dopo le Olimpiadi, trasformata in foresteria per il personale che lavora in valle, negli alberghi, altre strutture ricettive, impianti di risalita. In questo e in altri progetti, Cortina guarda oltre i propri confini, fino a coinvolgere i vicini paesi del Cadore, così come altre valli della provincia di Belluno: «Siamo facendo valutazioni, non soltanto per il villaggio olimpico, in modo da comprendere altre realtà – assicura Lorenzi – Il tema è sul tavolo, lo stiamo affrontando, è un’opportunità che va colta. Non può essere soltanto Cortina a dare risposta all’esigenza di tutta una serie di servizi che sono essenziali per le Olimpiadi. Sono ragionamenti che dovremo fare assieme agli altri sindaci. È giusto che anche altri paesi abbiano un’opportunità di sviluppo, derivante dai Giochi 2026, nel sistema Provincia di Belluno».
QUESTIONE GARE
Lorenzi rigetta i timori ricorrenti sul possibile allontanamento da Cortina di alcune delle gare previste dal dossier. Se n’è parlato anche mercoledì, in Consiglio comunale, con l’ipotesi che non venga confermato tutto il programma: sci alpino femminile; discese di bob, skeleton e slittino; torneo olimpico di curling: «Al momento non mi risultano questi timori. Sono convinto che le discipline stabilite debbano rimanere. Non sono in discussione. Per lo sci, con i Mondiali 2021 sono stati fatti investimenti che è giusto siano utilizzati anche durante le Olimpiadi. Il curling non è in discussione. Per il bob si sta lavorando per cominciare a realizzare l’impianto. Per quanto mi riguarda non c’è pertanto incertezza, per nessuna disciplina».
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