Imprese artigiane: accordo per "servire" le Olimpiadi

Cortina ospiterà i Giochi Olimpici invernali del 2026
CORTINA D’AMPEZZO - L’artigianato sarà uno dei protagonisti delle Olimpiadi di Cortina 2026. «Il Bellunese, nonostante le difficoltà della...

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CORTINA D’AMPEZZO - L’artigianato sarà uno dei protagonisti delle Olimpiadi di Cortina 2026. «Il Bellunese, nonostante le difficoltà della pandemia, con le Olimpiadi ha una grande opportunità per il futuro» ha affermato la presidente di Confartigianato Belluno, Claudia Scarzanella nel presentare, assieme al direttore Michele Basso, l’intesa siglata tra il Comitato organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici italiani e le Associazioni artigiani di Lombardia e Veneto.


«Ci sarà un grande indotto e tante opportunità di lavoro – spiega Basso -. Ora siamo impegnati sul contingente e gli effetti della pandemia che colpisce anche le attività artigianali, che si preparano ad affrontare un altro momento di chiusura. Stiamo spingendo verso un protocollo per la vaccinazione rivolta ai lavoratori, ne ha parlato il presidente Luca Zaia e noi ci impegniamo su quel fronte». 
SPINTA FORMIDABILE
Se i Mondiali di Cortina dello scorso febbraio non sono stati come ci si sarebbe aspettato, visto lo svolgimento a porte chiuse, sono però stati, a detta presidente Scarzanella, «un banco di prova importante».
Necessario iniziare subito a lavorare, perché il 2026, anche se appare lontano, in realtà è dietro l’angolo. Per creare possibilità concrete di lavoro, favorire l’incontro tra domanda e offerta, strutturarsi in modo più efficace, fare rete, creare condizioni favorevole per la tenuta dell’economia. «Perché nel momento in cui le imprese diventano più solide, anche il territorio è più attrattivo – sottolinea Scarzanella -. Il tessuto bellunese per il 65% è fatto da micro e piccole imprese. Abbiamo davanti a noi tutta una serie di opportunità: pensiamo a tutto il sistema casa, all’edilizia e all’impiantistica che in questi anni sono in grande sofferenza - ha aggiunto Scarzanella -. Ci sono poi il comparto food, quello della ricettività. Ma anche tutti i collegamenti con il settore moda, dai gadget all’abbigliamento. Non ci siamo ancora resi conto di quanto grande sarà l’indotto e di quelle che sono le possibilità per le imprese, che iniziano già ora. Chiaramente tutto dipende da noi, dobbiamo essere ricettivi. Abbiamo l’opportunità di fare quel salto di qualità finora non ancora messo in atto. La vedo come una possibilità di cambiamento culturale». 
PROTOCOLLO D’INTESA

L’operazione è finalizzata a coinvolgere le imprese artigiane nelle procedure di selezione per l’affidamento delle forniture, dei servizi e dei lavori che si renderanno necessari alla realizzazione dell’evento. Il tutto in via non esclusiva e comunque nel pieno rispetto dei principi di trasparenza, concorrenza e non discriminazione. «Siamo arrivati alla formalizzazione di un protocollo d’intesa e alla costituzione di un tavolo di coordinamento con la Fondazione Milano Cortina 2026 - ha precisato Basso -. Un tavolo che vede assieme Daniele Corvasce per la Fondazione, due rappresentanti di Confartigianato Imprese Veneto (Basso per la parte tecnica e Scarzanella per quella politica), il presidente degli Artigiani di Sondrio Gianni Gritti e la vicesegretaria di Confartigianato Lombardia Roberta Gagliardi». Il protocollo prevede che le associazioni di categoria svolgano un ruolo di “facilitatore” per le imprese. 
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Il Gazzettino