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CORTINA D'AMPEZZO - È in funzione il caseificio annesso alla stalla dei Ronche, di proprietà delle Regole d'Ampezzo, data in gestione alla società Valbona. A darne notizia è Ciasa de ra Regoles, il foglio di informazione della antica istituzione ampezzana. La struttura ora accoglie 25 bovine; il latte munto viene lavorato nel laboratorio, per essere trasformato in formaggio. Presto si passerà alla vendita al pubblico del prodotto, con l'auspicio che possa trovare una buona accoglienza, anche da parte dei numerosi ristoranti e alberghi della conca. L'intento è aumentare e differenziare la produzione di latticini.
DAL 2007 A OGGI
Nella società Valbona operano Claudio Pompanin, Davide Santer, Francesco e Giorgio Degasper, tutti con precedenti esperienze nel settore agricolo, nell'allevamento del bestiame e pure nell'attività casearia.
10 ANNI DOPO
Dopo un lungo iter burocratico e di autorizzazioni, completata nel 2014, la stalla cominciò l'attività in quella primavera, con le prime bovine da latte e il prodotto venduto in paese. A luglio ci fu la festa di inaugurazione. Quella prima gestione si fermò però nel 2019 e l'anno successivo si andò verso un nuovo affidamento. Ora le Regole stanno lavorando per realizzare un'area da adibire a pascolo, in prossimità della stalla, sulla riva sinistra del torrente Boite, oltre il ponte di Socol. Una ricomposizione ambientale, con l'apporto di materiale derivante da scavi edili, riempirà un'area paludosa. Sopra sarà sistemata terra fertile, per creare un prato dove gli animali possano pascolare all'aperto, nel periodo propizio.
INIZIATIVE PRIVATE
La stalla dei Ronche, di proprietà regoliera, segue altre iniziative private, con la costruzione di manufatti a Mortisa, a Chiave, oltre l'abitato di Cadin, sotto le case di Manaigo. Tutto ciò si aggiunge alle malghe in montagna, tutte delle Regole, che ancora svolgono attività pastorale, sui pascoli di Ra Stua, Federa, Valbona, Pezié de Parù, Lareto, oltre ad altri pascoli, che accolgono greggi di ovini, sino alle quote più alte di Foses e del passo Falzarego. È un'immagine di Cortina che si discosta da quella delle riviste patinate, dedicate alla mondanità, al glamour, al fashion, ma è un lavoro che si rifà alle antiche tradizioni e che si rileva assai prezioso, per conservare la bellezza naturalistica e paesaggistica della conca ampezzana.
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Il Gazzettino