Pista da bob, il sindaco striglia il Comitato civico: «Basta con i no a prescindere»

CORTINA D'AMPEZZO - «La pista da bob Eugenio Monti era, e deve tornare a essere, uno dei simboli dell’eccellenza internazionale di Cortina. Non c’è...

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CORTINA D'AMPEZZO - «La pista da bob Eugenio Monti era, e deve tornare a essere, uno dei simboli dell’eccellenza internazionale di Cortina. Non c’è nessuna volontà di cementificare, né di alterare gli equilibri ambientali del nostro territorio». Così il sindaco Gianluca Lorenzi commenta le dichiarazioni del comitato civico, sulla lettera di Thomas Bach, presidente del Comitato olimpico internazionale, sull’impianto sportivo ampezzano. «Al Cio non interessa che si costruisca la nuova pista di bob a Cortina, che non è necessaria per i Giochi olimpici invernali Milano Cortina 2026.

Il Cio dice che, se gli enti pubblici italiani vogliono realizzare questo nuovo impianto, poi sarà opportuno usarla per le Olimpiadi, per ragione di costi», è la posizione del comitato civico. La presidente del comitato Marina Menardi ribadisce la sua posizione, ostile alla nuova struttura: «La pista di bob la vuole il presidente veneto Luca Zaia e al Cio, dell’impianto, non importa niente. E’ un’opera inutile, costosa, ambientalmente insostenibile. La responsabilità presente e futura è tutta italiana, da Giovanni Malagò presidente del Coni a Zaia, passando per i sindaci ampezzani Gianpietro Ghedina e Gianluca Lorenzi». Nella lettera del Comitato olimpico si legge: «Il Cio è stato chiaro: costruire una nuova pista a Cortina non è un requisito per i Giochi olimpici. Il Cio ha già discusso la situazione con i comitati delle varie candidature ai tempi dell’assegnazione a Milano-Cortina. E’ inoltre stato portato all’attenzione dal comitato coordinatore con le autorità locali, dopo il voto. Siamo stati informati dalle autorità locali che questo sarebbe stato un progetto turistico e sportivo, il quale sarebbe comunque andato avanti, anche senza i Giochi olimpici. Date queste circostanze, il Cio ha concordato che la pista da bob sarebbe stata usata per i Giochi, per questioni di costi e sostenibilità, in quanto non avrebbe nessun senso avere un’infrastruttura del genere e poi andare altrove ».

La risposta di Lorenzi è altrettanto decisa: «Si continua a voler insistere su di un granello di sabbia, senza osservare e comprendere il disegno più ampio. Cortina ha nei Giochi 2026 l’occasione di riaffermarsi come una delle capitali degli sport invernali, senza impattare né sul territorio, né sulla comunità, generando un indotto economico senza precedenti negli ultimi decenni, riqualificando un’area che sfortunatamente versa in situazioni molto gravi e garantendo alla conca un’immensa visibilità e una straordinaria promozione verso gli amanti delle discipline invernali. Inoltre la pista da bob avrà anche una valenza di natura turistica, al termine delle Olimpiadi 2026».

Il sindaco riprende quindi il suo programma elettorale, che gli ha portato 1.044 voti, lo scorso 12 giugno: «Questa amministrazione, come promesso, pensa prima di tutto al bene della nostra comunità ed è per questo che, insieme alla Regione Veneto, sta vigilando costantemente sulla corretta e sostenibile realizzazione delle opere necessarie per le Olimpiadi. Non è con i “No a prescindere” che si crea sviluppo territoriale. Non è con il rimanere fermi che salviamo la montagna, ambiente antropizzato e comunità culturale. Lo facciamo con un’attenta analisi e una progettualità che garantisca una crescita consapevole della fragilità del nostro ecosistema, garantendone da un lato la doverosa salvaguardia e dall’altro la creazione di rinnovati servizi per lo sport e il turismo, non scordandoci delle eccellenze e delle tradizioni che hanno reso Cortina famosa in tutto il mondo». 

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Il Gazzettino