Mogliano. «I bambini disturbano»: la scuola chiude il cortile. Famiglie in rivolta

L’istituto comprensivo Minerbi ha preso questa decisione proprio alla luce di alcune lamentele arrivate da chi abita a ridosso del plesso di via Favretti

MOGLIANO (TREVISO) - Quasi 190 firme contro il giardino della scuola reso off limits, a turni, per non disturbare troppo i vicini. I genitori sono in rivolta davanti alla scelta...

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MOGLIANO (TREVISO) - Quasi 190 firme contro il giardino della scuola reso off limits, a turni, per non disturbare troppo i vicini. I genitori sono in rivolta davanti alla scelta di limitare le uscite dei bambini nel cortile dell’elementare Verdi con l’obiettivo di ridurre rumore e schiamazzi. L’istituto comprensivo Minerbi ha preso questa decisione proprio alla luce di alcune lamentele arrivate da chi abita a ridosso del plesso di via Favretti. A cominciare da Lino Sponchiado, presidente del consiglio comunale di Mogliano, oggi capolista a sostegno della candidatura a sindaco dell’ex assessore Giuliana Tochet per le elezioni di giugno. Ma le famiglie della Verdi non ci stanno. Per loro non può essere questa la soluzione. Tanto che ora, dopo aver raccolto esattamente 188 sottoscrizioni, hanno inoltrato la petizione alla preside Antonella Di Cerce chiedendole di cancellare ogni restrizione.

I malumori

La situazione è spinosa. Come riferiscono alcuni genitori, per Sponchiado non si tratta di una prima volta. Il presidente del consiglio comunale di Mogliano aveva già evidenziato che dal suo punto di vista il livello di rumore diventava eccessivo quando il cortile si riempiva di bambini. Era già capitato in occasione dei centri estivi. Ma adesso il problema si ripropone anche durante l’anno scolastico. L’istituto comprensivo ha provato a trovare una mediazione. In particolare la porzione più grande del giardino non viene più usata dopo le 14.30, cioè a ridosso della fine della pausa pranzo.

Di pari passo, poi, l’attività all’aperto legata al metodo Montessori è stata sostanzialmente divisa in due: non si fa più un’ora di seguito, ma mezz’ora di mattina e mezz’ora di pomeriggio. «È stata spezzata proprio per ridurre il numero di bambini presenti in cortile nello stesso momento – spiegano le famiglie – in modo da provare a contenere il rumore».

Il problema

Il punto è che si parla pur sempre di grida, corse e giochi di alunni tra i 6 e gli 11 anni. E si pone pure un altro problema. Molti genitori, infatti, hanno scelto la scuola Verdi proprio per l’indirizzo montessoriano. Non a caso ci sono famiglie che arrivano un po’ da tutti i paesi attorno a Mogliano, da Zero Branco fino a Venezia. «E non è il massimo veder limitato proprio uno dei punti che ci avevano spinto a optare per questa scuola», allargano le braccia. Va detto che i bambini non vengono tenuti all’interno dell'edificio. Per il quieto vivere l’istituto comprensivo ha deciso di usare in particolare la porzione di giardino che si apre a lato della struttura. La via di mezzo, però, non accontenta tutti. Tanto meno nel periodo che segna l’inizio della primavera, maltempo di questi giorni permettendo. «Siamo rammaricati per le decisione di regolamentare e limitare l’accesso al bellissimo giardino che fa da cornice alla scuola dei nostri figli – si legge nella lettera inviata all’istituto comprensivo – giardino che rappresenta un valore aggiunto e che in molti casi ha rappresentato il discrimine nella scelta della scuola, tra le diverse opzioni disponibili, al momento dell’iscrizione». «È spiaciuto a tutti noi – concludono – apprendere delle difficoltà nell’utilizzo di un tale spazio in cui i nostri figli non solo potrebbero avere la possibilità di svolgere delle lezioni all’aperto, ma altresì esercitare il più che legittimo diritto a una pausa di gioco, durante o a conclusione delle lezioni, all’aria aperta e a contatto con la natura».

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Il Gazzettino