Il sindaco di Venezia Brugnaro parla con un post: «Ci siamo, ma serve coraggio»

MESTRE - Nessuno può negare che il sindaco Luigi Brugnaro abbia puntato molto sulla sicurezza della città, in campagna elettorale e anche nella vita di tutti i...

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MESTRE - Nessuno può negare che il sindaco Luigi Brugnaro abbia puntato molto sulla sicurezza della città, in campagna elettorale e anche nella vita di tutti i giorni con un massiccio potenziamento e ringiovanimento del corpo della polizia locale e delle sue dotazioni. Il problema è che a Mestre (ma un po' anche a Venezia) la questione sicurezza è più grande di quello che il Comune possa affrontare e che ci sono altre autorità preposte che sembrano anche loro non avere uomini e mezzi adeguati a quella che a tutti gli effetti è da considerare una capitale europea. Tuttavia, sarebbe stato bene che egli stesso, o qualcuno della Giunta, avessero ricordato ai manifestanti gli sforzi fatti e i risultati ottenuti. Invece, a metà giornata di ieri è comparso un post su Facebook e Twitter di appoggio che dice quelle cose che i manifestanti avrebbero voluto sentire con i loro orecchi in piazza.


"Approviamo e condividiamo i motivi che hanno fatto scendere in piazza migliaia di cittadini a Mestre - ha scritto il sindaco - I Cittadini mettono in evidenza che contro degrado, spaccio e criminalità bisogna agire tutti con più determinazione e coraggio. Noi ci siamo e ci saremo!".

RISPOSTE CONCRETE
Poi anche l'assessora alla Sicurezza, Elisabetta Pesce, ha fatto una breve dichiarazione, ricordando l'encomiabile lavoro della polizia locale nel campo della sicurezza urbana, nonché quello di presidio di Venezia, la quale anche nei giorni normali, è vittima della piaga dei borseggi. Decine e decine di arresti che però evidentemente non bastano a far migliorare la percezione di sicurezza in città. O meglio, in certe zone della città.
«La manifestazione di ieri (venerdì) - ha detto Pesce - è sicuramente un segnale di disagio e condividiamo i motivi che hanno portato in piazza i cittadini. L'amministrazione comunale c'è e sta lavorando per dare delle risposte concrete. È di oggi la notizia dell'arresto della coppia responsabile di dodici spaccate. È già attivo il bando dei contributi per chi ha subito danni da queste spaccate e non dimentichiamo il lavoro interforze fatto in questi mesi, che ha portato a 32 espulsioni. Ci confronteremo nei tavoli istituzionali per poter dare una risposta forte e concreta alla cittadinanza».

RIQUALIFICAZIONE
L'assessore alla Coesione sociale Simone Venturini ricorda però che il Comune ha messo in cantiere molte iniziative per combattere il degrado e che altre ne seguiranno. E smentisce categoricamente che siano stati drasticamente ridotti alcuni servizi, precisando che hanno solamente cambiato pelle.


«La voce dei cittadini e dei commercianti - dice Venturini - deve essere ascoltata assolutamente. Da tutti i livelli di governo e da tutte le istituzioni. La situazione del quartiere Piave richiede ulteriore attenzione e ancora maggior impegno e su questo come amministrazione continueremo ad investire in polizia locale, in servizi sociali e in riqualificazione urbana. Alcuni progetti - continua - sono stati rallentati a causa del covid e della guerra ma nuova Stazione di Mestre, quartiere Ulloa, nuova Questura e Umberto I vedranno la luce e quello sarà sicuramente un momento di svolta. Sul fronte sociale stiamo investendo molto e stiamo introducendo anche nuove progettualità sperimentali. Sul fronte repressivo - conclude l'assessore - confidiamo molto nell'aiuto del nuovo Governo per introdurre leggi più severe in materia di spaccio, che evidentemente oggi non sono così efficaci, e per accelerare sui rimpatri degli spacciatori».
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Il Gazzettino