Dopo 10 anni rinasce la splendida Corte Guazzo: sarà un polo per il recupero di pazienti con disagio psichico

L'inaugurazione e la presentazione delle dotazioni della nuova struttura
ADRIA - Corte Guazzo è tornata da ieri a splendere. L’antico casale e le sue barchesse, con annessi 17.500 metri quadrati di parco, restituiti dall’Ulss 5...

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ADRIA - Corte Guazzo è tornata da ieri a splendere. L’antico casale e le sue barchesse, con annessi 17.500 metri quadrati di parco, restituiti dall’Ulss 5 Polesana all’antico splendore, dopo un decennio, sono ritornati alla comunità del Groto, con la più nobile delle missioni. Dal 1. luglio, infatti, diventeranno sede di importanti progetti e percorsi di salute per la riabilitazione di pazienti con disagio psichico


IMPORTANTE INVESTIMENTO 

«Questo è senza dubbio un momento particolare ed importante - ha sottolineato al taglio del nastro l’assessore regionale alla Sanità ed al sociale Manuela Lanzarin - siamo qui ad inaugurare un compendio che, dopo una storia lunga e travagliata, ritorna in efficienza con una importante funzione sociale. L’ operazione da un milione e 260mila euro, ai quali sono stati aggiunti 115.468 euro per gli arredi, è stata interamente finanziata dalla Regione Veneto». «Prosegue pertanto - ha puntualizzato l’esponente di palazzo Balbi - la nostra politica di investimenti. La sanità mentale, soprattutto in questo periodo post Covid, è seguita con speciale attenzione. Qui ci troviamo poi in un contesto meraviglioso: in un percorso riabilitativo e di cura, anche il luogo può fare la differenza». Accanto a Lanzarin, il direttore generale dell’Ulss 5 Polesana Patrizia Simonato, il presidente della Conferenza dei sindaci, Luca Prando, e il sindaco di Adria Massimo Barbujani. Tra i presenti anche il vescovo mons. Pierantonio Pavanello, che ha poi impartito la benedizione, e l’assessore regionale Cristiano Corazzari.

LA RINASCITA 

Simionato ha ripercorso la storia della struttura da quando, a fine anni ‘90, in contra’ Corte Guazzo, di proprietà del Comune, dove esisteva una casa colonica, furono avviati e adibiti ad attività terapeutico-riabilitative per soggetti affetti da disturbi mentali un centro diurno e una comunità alloggio. «Oggi invece - ha puntualizzato Simionato - sono state realizzate - una comunità alloggio di base di 8 posti e una comunità terapeutico-riabilitativa residenziale con 14 posti. Corte Guazzo ed i suoi servizi saranno attivi dal 1. luglio. Successivamente saranno ripristinati i laboratori esterni che accoglieranno le attività occupazionali e la serra. Sarà creata inoltre una palestra polifunzionale e verranno aperti altri laboratori. Nell’area verde sarà creato un percorso vita. Questo risultato valorizza e incrementa l’offerta assistenziale in Polesine. L’attività che si svolgerà a Corte Guazzo si fonderà su percorsi personalizzati, favorendo lo sviluppo delle abilità sociali degli ospiti, realizzando esperienze di vita più autonome. Diventerà importante integrare la struttura con il territorio, creando un percorso condiviso e coinvolgendo la popolazione».

«Grazie - ha sottolineato Prando - a chi avuto la lungimiranza di iniziare questo progetto che sembrava non decollare mai». «È - ha concluso Barbujani - una bellissima giornata per la nostra comunità. Ritroviamo uno spazio che era stato vandalizzato. Mi sento di ringraziare per questo percorso la Regione Veneto, i direttori generali Simionato ed Antonio Compostella, il mio predecessore Omar Barbierato ed il dirigenti Giuseppe Fasiol ed Andrea Portieri. Questa struttura sarà un punto di riferimento importante».
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Il Gazzettino