Corse folli in auto, toccati i 180 chilometri orari. Il sindaco di San Giorgio in Bosco: «Ecco perché serve il nuovo autovelox»

Il dispositivo è in prova e le multe scattano solo se è presente la polizia locale

SAN GIORGIO IN BOSCO (PADOVA) - «Dev'essere eccitante arrivare a 180,57 chilometri orari su via Kennedy». È il breve messaggio, eloquente e ironicamente...

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SAN GIORGIO IN BOSCO (PADOVA) - «Dev'essere eccitante arrivare a 180,57 chilometri orari su via Kennedy». È il breve messaggio, eloquente e ironicamente accompagnato da una emoticon perplessa, che il sindaco Nicola Pettenuzzo ha postato l'altro giorno sulla propria pagina Facebook, corredando il messaggio con i tabulati delle rilevazioni fornite dalla polizia locale dopo che il dispositivo autovelox, a una settimana dall'installazione per la prova propedeutica, ha registrato la velocità delle auto in transito lungo quel rettilineo considerato pericoloso per molti incidenti mortali accaduti negli anni. Quel nastro d'asfalto rappresenta una autentica roulette russa per i residenti quando escono dai loro passi carrai per immettersi nella provinciale.

Corse spericolate, toccati i 180 km/h

I numeri forniti dal sindaco Pettenuzzo evidenziano che - come del resto già si sapeva - in quella strada le auto sfrecciano a velocità eccessiva. Il record, in cima fra tutti alla lista degli accertamenti, spetta all'automobilista che il 5 novembre 2023 alle 14 ha toccato i 180,57 chilometri orari; tuttavia, stando a quell'elenco, ci sono molti altri conducenti con l'acceleratore facile. A una settimana dall'installazione dell'apparecchiatura lungo la strada provinciale 58 che dal capoluogo (via Kennedy) conduce a Villa del Conte (via Marconi), i dati del monitoraggio di prova che gli agenti hanno effettuato per controllare la corretta e regolare funzionalità del dispositivo, confermano ciò che gli abitanti di quel tratto di strada lamentano da anni e proprio per questo motivo si erano rivolti al Comune di San Giorgio in Bosco sollecitando gli amministratori pubblici a mettere in atto dei correttivi per scongiurare il peggio. L'autovelox, ora tarato ai 70 chilometri orari con adeguata segnaletica di preavviso per gli automobilisti e motociclisti in transito, funziona solo in presenza di una pattuglia di agenti della polizia locale sul posto.

Quando scatta la multa

«La strumentazione è attiva, funziona a tutti gli effetti e soprattutto sanziona in presenza dei vigili urbani - ribadisce il sindaco Pettenuzzo - Ho scritto quel post per dimostrare che il dispositivo rileva costantemente la velocità, però non si vedono nè le targhe nè le macchine, in quanto, in assenza di personale in divisa, vengono forniti solo i dati da remoto delle velocità. Se però domani mattina la pattuglia degli agenti di polizia locale si posiziona su via Spino, la laterale di via Kennedy, l'autovelox fa scattare anche le contravvenzioni per violazione al codice della strada, se si infrangono i limiti di velocità dei 70 chilometri orari. L'apparecchiatura - ci tiene a sottolineare il primo cittadino - è lì per fare il suo lavoro e il suo dovere, ossia fungere da deterrente e porre fine alle corse spericolate a cui si assiste a tutte le ore del giorno, come confermano i tabulati». Troppe, in effetti, sono le auto e le moto che a tutte le ore del giorno si lanciano ad altissima velocità, noncuranti di eventuali ciclisti, per poi rallentare e frenare in prossimità del semaforo, quasi quel rettilineo fosse un autodromo. Ora, con l'entrata in funzione del dispositivo autovelox, c'è il concreto rischio di essere video fotografati, multati e vedersi togliere punti della patente. 

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Il Gazzettino