VENEZIA - E' corsa contro il tempo e una bella lotta contro la burocrazia per la tumulazione della salma del Patriarca, cardinale Marco Cè nella cripta della Basilica a San...
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E per fortuna che il legislatore, senza però modificarne il testo, ha cassato negli scorsi anni un comma che era previsto nel provvedimento e che stabiliva come dovessero passare almeno 5 anni prima che una "personalità" potesse avere una tumulazione privilegiata in un luogo che non fosse un cimitero.
Superato questo ostacolo, comunque, in queste ore febbrili si è dovuta inanellare tutta una serie di nulla osta non facili in condizioni normali. «É tutto sotto controllo - dice l’assessore all’Ambiente, Gianfranco Bettin che ha competenza anche sulle questioni di polizia mortuaria - Abbiamo praticamente concluso la pratica burocratica, mancano solo alcuni dettagli. É un lavoro da fare in modo discreto dietro le quinte». E non è stato senz’altro facile perchè le norme parlano chiaro: sono occorsi pareri positivi di quattro istituzioni diverse: l’Ulss 12 per il regolamento igienico-sanitario; la Prefettura e il Comune che hanno dovuto certificare la cosiddetta "personalità di eccellenza" producendo nientemeno che una biografia di Marco Cè da mettere agli atti e infine la Soprintendenza ai Beni artistici e architettonici per i lavori di scavo e sistemazione della futura tomba di Marco Cè all’interno della millenaria Cripta marciana. Ma non è finita.
Il "cerchio" si chiuderà, con ogni probabilità, a poche ore dalla cerimonia col nulla osta degli addetti dell’Ufficio di polizia mortuaria del Comune e con l’ok definitivo alla sepoltura stabilito dall’Ufficio di stato civile di Ca’ Farsetti.
L'arrivo del feretro era stato martedì con una gondola condotta da 4 pope. Per l'ultimo viaggio, la salma del Patriarca emerito, cardinale Marco Cè ha solcato le acque del Canal Grande, con un rapido passaggio sotto il Ponte di Rialto e l'alzaremi poi davanti alla Basilica della Salute. Poi l'arrivo sul Molo di San Marco dove il feretro del porporato morto lunedì sera è stata accolta dal Patriarca, mons. Francesco Moraglia e dal sindaco e Procuratore di San Marco, Giorgio Orsoni. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino