PORDENONE La prima domenica con il coprifuoco è una sfida che nemmeno i fedeli più anziani hanno vissuto. Perché durante la Seconda guerra mondiale cadevano...
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LA SPERANZA
«La ricerca dell'acqua non è solo un bisogno fisico, ma è qualcosa di più profondo - ha detto Pellegrini nell'omelia Quella domanda che conclude la prima lettura del libro dell'Esodo, oggi è la nostra domanda in questo tempo difficile: Il Signore è in mezzo a noi si o no?. È una domanda, carissimi fratelli e sorelle, che risuona in questi nostri giorni nel cuore di tante persone. Dio ci ha abbandonati? Perché non interviene? Perché non mette fine a questa epidemia? Immersi nel tempo presente, nel voler possedere più degli altri, non riusciamo più a capire che cosa c'è dietro a tanti nostri bisogni: vi è l'inquietudine del cuore che non trova pienezza. Solo il Signore è sorgente di acqua viva. La samaritana, allora, rappresenta tutti noi che siamo affamati di una vita piena e cerchiamo altri pozzi che dissetano, perché come ci ricorda S. Agostino il nostro cuore è alla ricerca di pienezza. Carissimi, portiamo tutti dentro di noi una sete di infinito che nessuno può saziare. Gesù ci dà l'esempio perché aiuta la samaritana a dare un nome alla sete che lei si porta in sé. È il passo di non aver paura di dare un nome e di fare verità a quelle inquietudini che ci potiamo dentro. La donna compie due gesti: abbandona la brocca come fine del suo mondo vecchio e poi corre. Anche noi, carissimi fratelli e sorelle, in questo tempo di Quaresima segnato dal Coronavirus entriamo nel deserto e lasciamoci condurre nelle profondità del nostro cuore e della nostra ricerca di bene, per poter correre anche noi verso la bellezza dell'incontro con Gesù. Carissimi vi invito ad essere strumenti di acqua per tutti. O Maria che hai conosciuto l'incertezza, conduci tutti noi verso la libertà. Tu, o madre degli infermi, benedici e proteggi tutti noi, soprattutto medici, paramedici, infermieri che operano nel nostro ospedale di Pordenone e in tutti gli ospedali d'Italia a beneficio dei malati e dei più sofferenti».
LE INIZIATIVE
I fedeli più giovani si sono dati appuntamento su internet, dove diverse parrocchie della provincia hanno diffuso messaggi di speranza utilizzando i canali social. I seminaristi hanno affisso uno striscione sulla Pontebbana. Il significato-messaggio alla popolazione è il seguente: il noto slogan #andràtuttobene i seminaristi lo hanno riletto alla luce della Bibbia, dove Dio dice al suo popolo di non temere.
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Il Gazzettino