Internet gratis, computer, spese per affitti e trasporti: l'Università stanzia 13 milioni per gli studenti

L'Università di Padova stanzia 13 milioni per gli studenti
PADOVA - L'università di Padova risponde alla crisi Coronavirus destinando 13 milioni di euro a favore dei suoi studenti. Dalla connessione alla mobilità, il...

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PADOVA - L'università di Padova risponde alla crisi Coronavirus destinando 13 milioni di euro a favore dei suoi studenti. Dalla connessione alla mobilità, il piano straordinario è diviso in tre filoni: 8,5 milioni di euro aiuteranno pendolari e fuori sede a sostenere le spese di trasporti e affitti, altri 3,5 milioni garantiranno internet gratis per tutti e infine un milione di euro sarà impiegato per l'acquisto di computer per le matricole. Il progetto è stato presentato ieri durante una videoconferenza trasmessa dal Bo.

L'OBIETTIVO
«La ripartenza del Paese ha bisogno di conoscenza, di scienza e soprattutto dei giovani dichiara il rettore Rosario Rizzuto -. Come Consiglio di amministrazione abbiamo voluto facilitare l'iscrizione al nostro ateneo l'anno prossimo dando dei benefici concreti. Vogliamo dare un segnale forte, andando incontro alle difficoltà che i nostri studenti possono avere. E lo facciamo con una serie di misure di diversa tipologia, in grado di intercettare le reali esigenze di chi frequenta l'ateneo. Mettiamo quindi a disposizione le nostre risorse patrimoniali per investire sui giovani, il futuro di questo Paese. Sarebbe deleterio se qualcuno di loro decidesse, per difficoltà economiche o logistiche, di non iscriversi ad un'università. Un rischio che il Paese non deve correre». 
L'IMPORTO
L'ateneo ha deciso di stanziare una cifra pari a quella che va per la ricerca dei 32 dipartimenti, 13 milioni di euro, per far sì che a tutti sia garantito il diritto allo studio. Una cifra che sale a 16,5 milioni se si considerano anche lo stanziamento a favore dei dottorandi, che potranno estendere di due mesi la durata della loro borsa di dottorato, e l'investimento per modernizzare le aule. Dall'inizio dell'emergenza il Bo ha garantito da remoto 2.800 insegnamenti, circa 13 mila sessioni di esame e 3.500 lauree. Con l'inizio dell'anno accademico a ottobre l'università si impegna ad erogare la didattica contemporaneamente e per tutti i 188 corsi di studio dell'ateneo sia in presenza sia online, secondo una forma mista fruibile non solo nelle aule universitarie ma anche a distanza, nell'ottica di garantire la riapertura degli spazi fisici in cui si svolge la vita universitaria salvaguardando al contempo l'inclusione. Per questo a tutti gli studenti in corso e al primo anno fuoricorso, circa 48mila all'ateneo patavino, sarà fornita una Sim con 60 giga mensili. 
ON LINE«Per avere quella connettività che quest'anno è costata a molti studenti commenta Rizzuto . Servono strumenti adeguati per seguire le lezioni in streaming». 8,5 milioni di euro aiuteranno 6.200 studenti fuori sede nel pagamento dell'affitto e oltre 20 mila pendolari nell'abbonamento ai mezzi di trasporto extraurbano. Il finanziamento per gli affitti si aggirerà sui 500 euro a persona e sarà riservato a chi presenta un Isee inferiore a 50 mila euro. «Si potrà richiedere il contributo per l'affitto o quello per il trasporto spiega il rettore non entrambi. Abbiamo scelto una limitazione di reddito che lascia fuori davvero pochi studenti. La crisi infatti ha colpito anche il ceto medio, che in questa fase potrebbe essere in difficoltà a pagare le rette universitarie dei figli». 

Il terzo punto del piano di interventi guarda alle matricole. Un milione di euro andrà a coprire il costo dei pc che verranno acquistati dai neo iscritti fino al 60%. «Lo sforzo è notevole e sarà una tantum perché trae beneficio dal patrimonio universitario afferma Antonio Parbonetti, prorettore all'organizzazione e ai processi gestionali -. Non è un investimento sostenibile in maniera corrente, ma è stato approvato all'unanimità perché ci crediamo molto». Il Bo ha destinato altri due milioni di euro per adeguare le aule con telecamere e microfoni professionali. «Gli spazi saranno predisposti per sostenere contemporaneamente lezioni in presenza e teledidattica - sottolinea il direttore generale Alberto Scuttari -. Abbiamo pensato anche ai dottori e ai dottorandi che non hanno potuto proseguire le loro ricerche e le loro tesi a causa della chiusura dei laboratori per il lockdown. Grazie a un milione di euro potranno allungare il loro periodo di studio». Soddisfazione espressa anche dal sindacato degli studenti Udu di Padova. «Il Bo sta facendo la sua parte dice Agnese Maiocchi, rappresentante nel CdA -. Ora anche tocca alle altre istituzioni, a cominciare dalla Regione».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino