BOLZANO - Dall'inizio del lockdown, ormai quasi tre mesi fa, l'autostrada del Brennero è stata saldamente in mano ai tir. Con l'apertura del confine e del...
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Molti si fermano in Alto Adige, anche se gran parte degli alberghi sono ancora chiusi. Il coronavirus sembra non aver infranto l'amore dei tedeschi per l'Alto Adige, che per loro rappresenta il connubio perfetto di nord e sud e non solo per quanto riguarda la cucina. Attualmente solo il 20% delle strutture ricettive è aperto. Si tratta soprattutto di piccoli alberghi a conduzione familiare, affittacamere, agriturismi e campeggi.
I grandi hotel e i resort, che impiegano più personale, attendono ancora. «Il trend è assolutamente positivo con i primi arrivi di turisti stranieri», commenta Manfred Pinzger, presidente degli albergatori altoatesini Hgv. Hanno anche ripreso ad arrivare le prenotazioni. «Ogni settimana se ne aggiungono altre, la stagione vera e propria - spiega Pinzger - partirà il 15 giugno», quando si potrà circolare liberamente in gran parte dell'Europa.
Il settore turistico altoatesino spera ancora che l'Austria aprirà in quella data anche per i viaggi dei suoi concittadini verso l'Alto Adige e altre regioni italiane virtuose, quindi con un andamento epidemiologico positivo.
L'autostrada del Brennero è un buon indicatore per la ripresa dopo Covid.
Il Gazzettino