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PORDENONE E UDINE - Isolare i cittadini positivi al Coronavirus e asintomatici. Scattare una fotografia dell’epidemia in sei piccoli centri (tutti montani, tranne uno) toccati dal contagio in modo particolare. E infine “allenarsi” per esportare il modello anche ai territori confinanti. Seguendo questi tre obiettivi, da domani in Fvg scatterà l’operazione “tamponi a tappeto” in sei paesi: Castelnovo e Claut in provincia di Pordenone; Sutrio, Paularo e Socchieve in provincia di Udine e Dolegna del Collio in provincia di Gorizia. Ma si pensa già all’ampliamento dello screening, che a breve almeno in provincia di Pordenone potrebbe interessare Cimolais, Andreis, Barcis ed Erto e Casso, ma anche Travesio, Vito d’Asio e Pinzano. Stesso discorso per la Carnia.
COME FUNZIONA
È il modello Vo’ Euganeo (parlando di prima ondata) o su scala locale il “Piano Sappada”, dove è già andato in scena un tracciamento di massa. Da domani si partirà con l’organizzazione dell’operazione, ma non è detto che scattino subito i tamponi. A Sappada ci sono voluti quattro giorni prima di iniziare e si è diviso il paese in borgate. Saranno in campo la Protezione civile, con le sue postazioni mobili, i Comuni (i sindaci dovranno organizzare gli elenchi di cittadini e contattarli) e la Direzione Salute della Regione. Lo screening sarà volontario. «Abbiamo fatto questa scelta - ha spiegato Fedriga - perché nelle aree a maggior incidenza è utile individuare tutti i positivi e provvedere nel più breve tempo possibile alla messa in isolamento dei contagiati. Questo porterà in tempi rapidi a una maggiore sicurezza. Ci interessa scovare i positivi per tutelare il resto della popolazione. A Sappada abbiamo inaugurato questo metodo. Lo screening non deve essere un liberi tutti per chi è negativo, i comportamenti di rigore sono indispensabili». Ogni Comune avrà la sua sede per i tamponi: un drive-in in centro, un palazzetto o la postazione mobile della Protezione civile. «Ci stiamo organizzando per raggiungere a domicilio i cittadini che non possono muoversi», ha assicurato il vicepresidente della Regione Riccardi.
I PRIMI CITTADINI
«L’amore per la comunità è l’unica via d’uscita, mi auguro una partecipazione in massa.
Il Gazzettino