Tamponi a quota 143 mila, referti in ritardo per guasti. Arretra il Covid: 2 decessi, 3 casi gravi

Tamponi, in provincia già eseguiti 143mila
PADOVA - Due decessi e tre nuovi casi di Coronavirus nelle ultime 24 ore. Lo dice l’ultimo bollettino di Azienda Zero. Si alleggerisce ancora il carico assistenziale...

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PADOVA - Due decessi e tre nuovi casi di Coronavirus nelle ultime 24 ore. Lo dice l’ultimo bollettino di Azienda Zero. Si alleggerisce ancora il carico assistenziale nelle strutture ospedaliere padovane, dove complessivamente sono ricoverati 33 pazienti positivi, sei in meno tra ieri e lunedì pomeriggio. I casi gravi di Covid trattati in terapia intensiva ormai sono solo tre: due in Azienda ospedaliera, uno a Schiavonia. Dall’inizio dell’emergenza sanitaria ad oggi i dimessi sono ben 643, i decessi legati al Covid in totale sono 273. I casi di Coronavirus segnalati finora nel territorio padovano arrivano a 3.918. Continuano a scendere i positivi, -39 in 24 ore, sono ancora ammalati in 262. Aumentano a 3.383 i negativizzati virologici, +40 in 24 ore.


FUORI DALLA QUARANTENA
Ieri 16 padovani sono usciti dalla quarantena, risultano ancora in isolamento domiciliare in 339. In Azienda ospedaliera attualmente si trovano 5 pazienti in area non critica e 2 in rianimazione. Spostandosi all’Ulss 6, a Schiavonia sono ricoverati 15 positivi in reparto e uno in terapia intensiva. Tre i pazienti a Camposampiero in reparto, altri 5 sono all’ospedale di Comunità. A Villa Maria ci sono altri 2 degenti. Ieri l’Ulss 6 Euganea ha raggiunto il traguardo di 143mila tamponi eseguiti dall’inizio dell’emergenza Coronavirus sul territorio padovano. Di cui 20mila ai propri dipendenti, 2.600 a personale di strutture convenzionate, 9.600 a ospiti e operatori delle case di riposo. I tamponi effettuati in provincia di Padova vengono processati per la maggior parte nell'Azienda ospedaliera, centro di riferimento.

RITARDI NEI REFERTI

«Negli ultimi giorni si è verificato in tutte le Ulss del Veneto un ritardo nella refertazione dei tamponi Covid-19 – fa sapere l’Ulss 6 in una nota - ritardo legato principalmente a tre fattori: maggior numero di tamponi effettuati, carenza di reagenti e guasto tecnico a due apparecchiature dell’Azienda ospedaliera di Padova. Il disagio, per il quale ci scusiamo con l'utenza, verrà presto superato: l'Azienda ospedaliera ha infatti garantito che la prossima settimana si doterà di due macchine nuove che consentiranno di mettere a regime il sistema, con positive ricadute quindi anche per i tamponi effettati dall'Ulss 6 Euganea». La campagna di tamponi a Padova, e più in generale in Veneto, ha fatto la differenza nella lotta al Coronavirus e nel contenimento dell’epidemia. «Si tratta di un grande investimento in prevenzione e diagnosi precoce con un ulteriore, progressivo aumento della sorveglianza – spiega l’Ulss -. Il piano regionale di Sanità pubblica ha previsto l'effettuazione di tamponi su determinate categorie della popolazione, rivelandosi scelta strategica vincente per il contrasto al Covid-19». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino