PADOVA - Due decessi e tre nuovi casi di Coronavirus nelle ultime 24 ore. Lo dice l’ultimo bollettino di Azienda Zero. Si alleggerisce ancora il carico assistenziale...
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FUORI DALLA QUARANTENA
Ieri 16 padovani sono usciti dalla quarantena, risultano ancora in isolamento domiciliare in 339. In Azienda ospedaliera attualmente si trovano 5 pazienti in area non critica e 2 in rianimazione. Spostandosi all’Ulss 6, a Schiavonia sono ricoverati 15 positivi in reparto e uno in terapia intensiva. Tre i pazienti a Camposampiero in reparto, altri 5 sono all’ospedale di Comunità. A Villa Maria ci sono altri 2 degenti. Ieri l’Ulss 6 Euganea ha raggiunto il traguardo di 143mila tamponi eseguiti dall’inizio dell’emergenza Coronavirus sul territorio padovano. Di cui 20mila ai propri dipendenti, 2.600 a personale di strutture convenzionate, 9.600 a ospiti e operatori delle case di riposo. I tamponi effettuati in provincia di Padova vengono processati per la maggior parte nell'Azienda ospedaliera, centro di riferimento.
RITARDI NEI REFERTI
«Negli ultimi giorni si è verificato in tutte le Ulss del Veneto un ritardo nella refertazione dei tamponi Covid-19 – fa sapere l’Ulss 6 in una nota - ritardo legato principalmente a tre fattori: maggior numero di tamponi effettuati, carenza di reagenti e guasto tecnico a due apparecchiature dell’Azienda ospedaliera di Padova. Il disagio, per il quale ci scusiamo con l'utenza, verrà presto superato: l'Azienda ospedaliera ha infatti garantito che la prossima settimana si doterà di due macchine nuove che consentiranno di mettere a regime il sistema, con positive ricadute quindi anche per i tamponi effettati dall'Ulss 6 Euganea». La campagna di tamponi a Padova, e più in generale in Veneto, ha fatto la differenza nella lotta al Coronavirus e nel contenimento dell’epidemia. «Si tratta di un grande investimento in prevenzione e diagnosi precoce con un ulteriore, progressivo aumento della sorveglianza – spiega l’Ulss -. Il piano regionale di Sanità pubblica ha previsto l'effettuazione di tamponi su determinate categorie della popolazione, rivelandosi scelta strategica vincente per il contrasto al Covid-19». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino