Turisti, raffica di chiamate dall'estero: «Vogliamo venire in spiaggia da voi, ma diteci con quali regole»

Turisti, raffica di chiamate dall'estero: «Vogliamo venire in spiaggia da voi, ma diteci con quali regole»
CAVALLINO-TREPORTI «Vogliamo venire in vacanza da voi, ma dateci regole certe». Basta incertezze per la prossima stagione balneare. Dopo gli appelli dei giorni scorsi...

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CAVALLINO-TREPORTI «Vogliamo venire in vacanza da voi, ma dateci regole certe». Basta incertezze per la prossima stagione balneare. Dopo gli appelli dei giorni scorsi di sindaci, categorie e operatori turistici, a ribadirlo questa volta sono i turisti. Le parole sono quelle degli ospiti tedeschi e austriaci da anni legati Cavallino-Treporti - per la precisione dal 1955, quando nacque il primo campeggio - che nonostante l'estate del Covid-19 non vogliono mancare l'appuntamento nella spiaggia veneziana. Da giorni i campeggi del litorale nord stanno registrando continue telefonate e richieste di informazioni su come potrà essere organizzata la loro vacanza. Anche dall'Austria e della Germania, i due paesi di riferimento per Cavallino-Treporti e dove si spera ancora di poter trascorrere la vacanza tra mare e laguna. Soprattutto se dal 15 giugno scatterà la revoca della restrizione dei viaggi che dovrebbe essere graduale ma che potrebbe portare alla creazione di corridoi turistici condivisi dall'Unione europea, come richiesto proprio da Cavallino-Treporti. 


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LE DOMANDE
E con meno restrizioni alle frontiere i turisti potrebbero viaggiare verso la spiaggia litoranea. Ma l'importante sarà garantire informazioni certe, che ad oggi mancano agli stessi operatori. Gli ospiti, però, continuano a chiedere notizie certe: quando apriranno le strutture e quando si potrà accedere alla spiaggia. «Diteci - è una delle domande più ricorrenti - come potrà essere la nostra vacanza». E ancora: «Cosa sarà possibile fare nei campeggi?». Oppure: «Si potrà fare un bagno in mare?». 

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E poi, una delle più gettonate: «In spiaggia sarà obbligatorio l'uso della mascherina?». Domande ripetute di frequente e per ora senza risposte certe anche per gli stessi operatori. Ed è per questo che anche ieri Paolo Bertolini, presidente del consorzio Parco Turistico, ha ribadito la necessità di avere un protocollo sanitario definitivo in tempi rapidi. «Effettivamente - spiega - i nostri clienti ci stanno dimostrando un grande affetto. Chi aveva la vacanza prenotata tra aprile e maggio, ha annullato il soggiorno o rinviato a un altro periodo. Per giugno e per il resto dell'estate ci chiedono, legittimamente, delle informazioni. Purtroppo ad oggi non riusciamo a dare delle risposte certe, pensiamo all'1 giugno come data di partenza ma di ufficiale non c'è ancora nulla. E lo stesso vale per le prescrizioni. La Federazione nazionale dei campeggi ha presentato al Governo un protocollo con una serie di indicazioni così come il Comune - continua - che sta lavorando con Regione e Ulss. Si tratta di proposte che ci sembrano interessanti, ma sulle quali ci attendiamo delle riposte in tempi brevi, per rispondere a clienti che stanno dimostrando ancora una volta un grande interesse nei nostri confronti. Con regole chiare e la riapertura dei confini, faremo il possibile per recuperare quanto perso». 

PRIMA, L'ACCOGLIENZA
In ogni caso, la precisa volontà è garantire la necessaria sicurezza senza trasformare i camping in ospedali: «Nelle nostre strutture - aggiunge Bertolini - si viene per trascorrere una vacanza, l'ospitalità rimane un aspetto imprescindibile. Abbiamo la fortuna di avere spazi ampi che ci consentono di garantire il distanziamento sociale. Le aree comuni saranno sanificate di più, aspetto che per le nostre strutture non è mai mancato». 


Sempre a Cavallino, a ribadire l'importanza di regole certe è anche Francesco Berton, presidente di Assocamping: «Sicuramente la vera sfida di quest'anno - commenta - sarà quella di farci apprezzare nel mercato italiano. Tuttavia gli ospiti stranieri ci chiedono informazioni, ci dicono chiaramente che vogliono venire in vacanza a Cavallino-Treporti. Per noi non c'è alcun problema ma è altrettanto ovvio che dipenderà dell'apertura delle frontiere. In questo le richieste al Governo sui corridoi turistici anche per le nostre spiagge sono certe. Avere regole chiare è fondamentale». 

G. Bab. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino