Allarme delle scuole paritarie: «Non siamo pronti, nessuno ci aiuta»

Scuole materne, la Fism lancia l'allarme
ROVIGO Il lungo isolamento per i bambini potrebbe finire tra poche settimane. La Regione è infatti già impegnata a tracciare le linee-guida della ripartenza e stila...

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ROVIGO Il lungo isolamento per i bambini potrebbe finire tra poche settimane. La Regione è infatti già impegnata a tracciare le linee-guida della ripartenza e stila un documento che prevede le condizioni del rientro.

DALL’1 GIUGNO
Si attende il via libera, insomma, per asili nido, scuole d’infanzia e centri estivi che dal primo giugno potrebbero riaccogliere gli alunni. Il presidente della sezione di Rovigo della Fism, la Federazione delle scuole paritarie, Mauro Agnoletto, però frena: «Al momento non abbiamo ancora visto il protocollo: non è ancora operativo e mi sembra prematuro parlarne. Attendiamo la definizione nero su bianco, ma serve un minimo di tempo per riorganizzare la ripartenza. Aspettiamo certezze, speriamo di visionare il protocollo già nelle prossime ore».
COMITATO TECNICO
Agnoletto precisa: «Sono state fatte delle valutazioni, ma se il Comitato tecnico scientifico risponde picche... Non decide la Regione, l’ultima parola spetta al Governo. Se lo Stato vuole farci riaprire va bene, ma serve una normativa chiara e precisa», avverte. I dipendenti, in attesa di tornare al lavoro, continuano a beneficiare degli ammortizzatori sociali.
FINANZE MAGRE
Ma la situazione per le paritarie della provincia di Rovigo rimane estremamente delicata. Gli asili sono stati colpiti duramente dalla crisi economica. L’affondo del presidente Fism: «In questi mesi i nostri appelli sono caduti nel vuoto, le Amministrazioni comunali non si sono mai fatte vive. Siamo delusi dai sindaci, non abbiamo ricevuto alcun sostegno economico». Agnoletto lancia una proposta: «Spero che alcuni Comuni del Polesine possano rivedere le imposte comunali e la Tari, tasse che le strutture scolastiche continuano regolarmente a pagare durante l’emergenza. Ci attendiamo gesti concreti, che finora sono arrivati solamente dalle famiglie».
GOVERNO ASSENTE
Il presidente provinciale aveva lamentato anche la totale assenza del Governo nella difesa delle scuole paritarie, che nella provincia di Rovigo garantiscono lavoro a 380 dipendenti e ospitano 3.500 alunni negli istituti di diverso grado. Tra le proposte al vaglio, in vista di una possibile riapertura dal primo giugno, le priorità di accesso alle famiglie in difficoltà e ai bambini disabili, tamponi e test sierologici per dipendenti e genitori, la sanificazione degli ambienti e gli orari d’ingresso scaglionati.
SPESE DI SANIFICAZIONE

Sugli obblighi di una frequente pulizia, interna ed esterna agli asili, Mauro Agnoletto s’interroga: «C’è da capire se e come verranno rimborsate le spese per le pulizie». Le insegnanti, nel frattempo, continuano a proporre progetti e laboratori online per i bambini della scuola d’infanzia. E dalla Regione si chiede al Governo Conte di agire in fretta, come spiega Manuela Lanzarin, assessore regionale alla Sanità e al Sociale: «Siamo pronti a condividere la bozza con le altre Regioni e il Governo, e a confrontarci con le linee guida nazionali in discussione nei ministeri per Istruzione e Famiglia». Ora la palla passa a Roma.
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Il Gazzettino