La scuola alla prova più dura: lotta al Coronavirus ma mancano insegnanti, banchi e mascherine

Il Kennedy di Pordenone
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PORDENONE - Prima campanella dopo il lockdown. Solo in alcune realtà già da oggi, mentre la maggioranza delle scuole aprirà i cancelli mercoledì. Ma le promesse di una ripartenza “regolare”, con tutti i docenti in cattedra, non sono state rispettate. Anche l’orario giornaliero, per il primo periodo sarà ridotto, con i genitori che dovranno fare i salti mortali per recuperare i figli dopo una manciata di ore di lezione. 

NOMINE
I docenti non sono stati ancora nominati. Oggi si inizierà con l’assegnazione dei maestri all’asilo e alle elementari; mercoledì si passerà alle medie e superiori, partendo dagli insegnanti di sostegno. Il tutto avverrà al liceo Grigoletti. All’appello mancano 400 professori che inevitabilmente arriveranno in classe successivamente. «Le graduatorie non sono state ancora sistemate – dichiara Antonella Piccolo, segretaria provinciale della Cisl scuola – né per infanzia e primaria, né per la secondaria. «Ciò potrebbe sfociare nei contenziosi, ma intanto le nomine andranno avanti e il danno per alcuni aspiranti docenti sarà fatto». Con i nuovi inserimenti in graduatoria (supplenze di docenti in ruolo all’infanzia, primaria, secondaria di primo grado) le operazioni di nomina si rallentano. Ma è chiaro che il cambiamento di punteggi ha portato sconvolgimenti: durante l’anno potrebbero arrivare le sentenze che modificano l’ordine dei candidati nelle graduatorie e questo potrebbe comportare ad una riassegnazione delle cattedre. 
ORARI
Si parte in tutte le scuole con orario ridotto. Al Kennedy è stato compattato per evitare maggiori flussi di persone, dunque non ci sono più i rientri, ma vige l’orario continuato in alcune giornate - fino alle 15.10 - con la possibilità di prenotare il pranzo dalla app grazie al bar interno. Gli studenti mangeranno in classe. Sono previste le due ore di educazione motoria. 
LE FAMIGLIE
A loro il compito di misurare la febbre tutti i giorni e di lasciare a casa i figli in caso di temperatura sopra i 37,5 gradi. In caso di “sospetto covid”, contattare il pediatra o il medico base. «Le famiglie sono preoccupate – ammette Mario Bellomo, segretario provinciale Flc-Cgil – bisognava fare qualcosa prima. Ci si chiede in quali condizioni si troveranno le aule visto che il personale non è stato tutto nominato». «Chiediamo massima collaborazione alle famiglie – riferisce Laura Borin, dirigente del Kennedy – nel misurare la febbre e far rispettare le misure di sicurezza. La scuola è una zona protetta, abbiamo fatto fatica a ripartire in sicurezza. Le tre regole del distanziamento, mascherina e igienizzazione devono essere rispettate anche fuori dalla scuola». Ad ogni modo, anche le scuole provvederanno a misurare la febbre a campione.
CLASSI POLLAIO
Non sono state cancellate e sono queste che creano maggiori problemi. Si è preferito togliere le cattedre al Kennedy e mettere banchi singoli. «Abbiamo classi da 28-29 studenti – riferisce Ornella Varin, dirigente del liceo Grigoletti – si parte con orario ridotto perché mancano parecchi insegnanti, quando arriverà l’organico Covid cercheremo di alleggerire lavorando per gruppi. Abbiamo lavorato molto per partire in sicurezza, ma i banchi e le sedie ordinati non sono arrivati». 
DIDATTICA A DISTANZA

I numeri alti fanno scattare la didattica a distanza: niente sabato a scuola, dunque, al liceo Grigoletti. «Abbiamo dovuto procedere in questo modo per utilizzare tutti i collaboratori scolastici per la sorveglianza a scuola e l’igienizzazione», evidenzia Varin. Quattro aperture per le entrate al Grigoletti, in quanto i ragazzi arrivano gradualmente, mentre per le uscite si aprono anche quelle di sicurezza. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino