VERONA - Le produzioni agroalimentari veronesi a rischio per la quarantena imposta dalla Romania ai suoi cittadini provenienti dal Veneto, dove rappresentano la comunità...
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Una decisione - sottolinea una nota di Coldiretti Verona - che ha provocato le disdette degli impegni di lavoro da parte dei cittadini rumeni in Italia proprio alla vigilia della primavera con la ripresa dell'attività nei campi con il rischio concreto della perdita dei raccolti nazionali. In particolare, nella provincia veronese il problema riguarda la raccolta già iniziata degli asparagi e quella prossima delle fragole.
La comunità di lavoratori agricoli più presente nella provincia è proprio quella rumena con il 42% degli occupati, davanti a marocchini (12%) e indiani (9%), che precedono polacchi (8%) e moldavi (6,5%) a seguire le altre nazionalità, secondo l'elaborazione di Coldiretti Verona. «Occorre un intervento sul piano nazionale e comunitario per evitare che vengano poste ingiustificate barriere alla circolazione dei lavoratori e delle merci con decisioni estemporanee delle autorità di Paesi comunitari e non che generano grande insicurezza ma anche danni economici ed occupazionali» ha detto il presidente della Coldiretti di Verona Daniele Salvagno. «L'emergenza coronavirus sta purtroppo impattando in modo sostanziale sulle attività delle imprese» ha concluso. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino