I robottini padovani in corsia per aiutare i pazienti con il Coronavirus

Covid robot
PADOVA - Li hanno battezzati Covid Robot. Sono robottini con intelligenza artificiale che danno una mano in corsia. Grazie a telecamere in alta definizione montate sulla testa...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PADOVA - Li hanno battezzati Covid Robot. Sono robottini con intelligenza artificiale che danno una mano in corsia. Grazie a telecamere in alta definizione montate sulla testa sono in grado di monitorare la saturazione dei pazienti, la pressione arteriosa, la frequenze cardiaca nonché quella respiratoria.

Attraverso un microfono incorporato consentono a medici e infermieri di comunicare con l'assisitito Covid positivo, a distanza e in tempo reale. Sono sei per il momento, in servizio all'ospedale di Varese, e figli di un'azienda tutta padovana, la Omitech. «Lavoriamo da 23 anni nel settore informatico, da 5 abbiamo intrapreso una start-up di robotica sociale, ovvero robot che aiutano anziani, disabili, malati di Alzheimer nelle faccende quotidiane. Pian piano questa cosa ha preso piede e, con l'avvento del coronavirus, dalla Lombardia ci hanno chiesto - spiega l'amministratore delegato Matteo Cestari - se potevano contribuire per far fronte alla carenza sia di personale che di presidi di protezione individuale. I nostri robottini sono di supporto, monitorano le funzioni, possono ricevere messaggi dai pazienti, hanno addosso telecamere che vedono quello che succede nella stanza senza dover far accedere fisicamente un operatore sanitario».

I Covid Robot rielaborati dalla Omitech, specialista nello sviluppo software delle funzioni per così dire assistenziali, hanno avuto eco a livello internazionale, dalla Norveglia al Messico agli Stati Uniti. «Abbiamo dei progetti col Niguarda di Milano per i malati di sclerosi laterale, anche a Padova alcuni nostri robot vengono utilizzati in Pediatria. In pratica lentamente stanno entrando negli ospedali per gestire azioni di supporto. Nei reparti covid sono utili per esporre a un minor rischio il personale sanitario che è nostra cura proteggere. Ne stiamo predisponendo ulteriori per altre funzioni, per esempio di triage». La Omitech, la cui sede legale è in via della Croce Rossa, in pratica trasforma l'innovazione IT in benefici per i propri clienti e dispone di una specifica sezione robotica.
«L'8 marzo scorso in Italia è cambiato il modo di vivere. In un attimo, abitudini e comportamenti quotidiani e ordinari sono diventati pericolosi e da evitare. Per salvaguardare la salute di tutti e per sconfiggere il coronavirus, abbiamo limitato gli spostamenti, attivato regimi di lavoro agile, cancellato ogni impegno sociale. Con orgoglio, abbiamo fatto nostro il mantra #iorestoacasa e dobbiamo continuare a rispettarlo, con sacrificio. Ma le difficoltà sostenute in queste settimane non sono certamente nulla rispetto alle battaglie che si combattono ogni giorno negli ospedali. Nella lotta che coinvolge tutti contro il Covid-19, Omitech ha scelto di scendere in campo per dare il suo supporto. Il nostro team dedicato alla robotica ha sviluppato negli ultimi anni Vivaldi, un'intelligenza artificiale impiegata per controllare e adattare il comportamento dei robot in base alle funzioni, alle interazioni e all'ambiente di utilizzo».


Con incredibile velocità il team di sviluppo ha realizzato le componenti applicative che consentono a Vivaldi di lavorare con Sanbot Elf, sorta di assistente personale robotizzato, nelle corsie ospedaliere. Sei esemplari sono stati installati a Varese, presso l'Ospedale di Circolo e la Fondazione Macchi della Asst Sette Laghi, con la missione di aiutare medici e infermieri nell'assistenza a dodici pazienti affetti da coronavirus. «I robot all'interno permettono il monitoraggio a distanza di vari parametri - conclude Cestari - inoltre, grazie alle componenti audio integrate, il personale può interagire con il paziente, che a sua volta può rispondere».
Federica Cappellato Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino