Ristoranti, bar e pizzerie raddoppiano gli spazi invadendo i parcheggi

PLATEATICI Nuove regole più flessibili in città
PORDENONE - Bar e locali pubblici pronti ad allargarsi con tavoli e sedie per compensare gli spazi rubati dalle misure anti-contagio. In questi primi due giorni dalla...

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PORDENONE - Bar e locali pubblici pronti ad allargarsi con tavoli e sedie per compensare gli spazi rubati dalle misure anti-contagio. In questi primi due giorni dalla pubblicazione del modulo sul sito internet del Comune, sono 17 le attività commerciali che hanno presentato la loro richiesta agli uffici comunali. Per dare risposta in modo rapido (l'impegno dell'amministrazione è quello di decidere nel giro di due giorni lavorativi), sono stati già effettuati otto sopralluoghi e concesse sei autorizzazioni, mentre le altre domande sono ancora in fase di elaborazione.


ESERCENTI PRONTI
Ma sono probabilmente molti di più gli esercenti che si stanno organizzando, almeno a giudicare dalle tante telefonate arrivate in municipio, come spiega l'assessore al Commercio Emanuele Loperfido, che fa parte della task force appositamente costituita assieme alla collega Cristina Amirante, al comandante della Polizia locale Massimo Olivotto e a funzionari degli uffici Suap, Edilizia privata e Polizia locale. I primi a muoversi sono stati gli esercenti del centro città: le domande presentate e accolte arrivano infatti nella stragrande maggioranza da locali di corso Vittorio Emanuele e corso Garibaldi, ma le regole per l'ampliamento dei dehors sono pensate anche per bar che si trovino in zone e condizioni diverse, al punto da prevedere anche la possibilità di andare a occupare con i tavolini gli stalli di sosta e di richiedere provvedimenti di carattere viabilistico. La delibera di Giunta che dà la possibilità a bar, ristoranti e pizzerie di raddoppiare lo spazio esterno prevede infatti che si possa concedere l'utilizzo di tutte le aree pubbliche disponibili, comprese quelle mercatali non utilizzate e quelle in corrispondenza o in prossimità dei locali destinate alla sosta veicolare, per collocarvi dehors con tavoli, sedie, ombrelloni, e così via.
IL PROVVEDIMENTO
A questo proposito, il provvedimento consente di utilizzare le attrezzature e gli arredi già in possesso dei gestori, anche nel caso in cui non siano conformi all'articolo 67 del Regolamento edilizio. In caso però di acquisto di nuovi arredi, questi dovranno invece conformarsi al Regolamento. Sospesi poi fino al 30 novembre i termini previsti per l'adeguamento dei dehors esistenti. Possibili deroghe anche su alcuni aspetti relativi alla sicurezza stradale, previo parere della Polizia locale. In particolare, se le attività commerciali di una determinata zona dovessero richiederlo, si potrà valutare l'introduzione di limitazioni alla circolazione, anche con la sistemazione di dissuasori. Dove poi tavolini e sedie dovessero andare a occupare stalli di sosta a pagamento, si provvederà a individuarne degli altri, nella stessa zona, a compensazione di quelli non utilizzabili. Stabilite anche regole per evitare attriti fra vicini: l'estensione dei dehors di fronte alle vetrine delle attività commerciali limitrofe potrà essere realizzata posizionando solamente tavoli e sedie.
LE MISURE

Per collocare invece arredi più ingombranti come ombrelloni o fioriere occorrerà invece l'ok degli interessati. Quanto alle dimensioni dell'ampliamento, le attività che hanno già dehors autorizzati potranno allargarsi fino a raddoppiare la superficie già autorizzata ed eventualmente anche di più, qualora tale superficie risultasse ancora inadeguata alle caratteristiche del locale. Chi invece uno spazio esterno ancora non ce l'ha potrà ottenere al massimo il 100 per cento della superficie di somministrazione già autorizzata, anche in questo caso con possibili ulteriori incrementi. L'autorizzazione per gli ampliamenti sarà valida fino al prossimo 30 novembre, e fino alla stessa data le nuove superfici saranno esonerate dal pagamento del canone Cosap. Questo in aggiunta alla variazione di bilancio che già aveva eliminato il canone sulle superfici già autorizzate. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino